BARI - “Nonostante gli annunci lo scorso 13 ottobre sull’avvio anticipato rispetto agli altri anni della campagna di vaccinazione antinfluenzale e sulla consegna entro fine mese di oltre 1.300.000 dosi vaccinali, sono molti i medici di base e pediatri che lamentano di non aver ricevuto la fornitura o di aver ricevuto un numero di dosi assolutamente insufficiente a soddisfare le richieste dei cittadini. Una problematica aggravata anche dall’impossibilità per le farmacie di vendere i vaccini multidose acquistati dalla Regione, dal momento che possono solo procedere alla vendita di quelli monodose”. Lo dichiarano i consiglieri regionali del M5S Cristian Casili e Marco Galante, che hanno inviato una nota al Dipartimento regionale Politiche della Salute per chiedere di risolvere con urgenza le problematiche connesse all’approvvigionamento dei vaccini e di attivarsi per garantire la fornitura e la possibilità di vendita dei vaccini anche nelle farmacie.
“Nelle scorse settimane erano state date rassicurazioni - dichiarano i pentastellati - sul fatto che non ci fossero criticità connesse alla mancanza o all'indisponibilità dei vaccini, ma nella realtà le cose stanno diversamente. È necessario procedere con tempestività alla somministrazione dei vaccini, sia per questioni di salute che per evitare che migliaia di cittadini contagiati dal virus influenzale, con sintomi simili al Covid, vengano sottoposti a tampone. Una circostanza che manderebbe in tilt il sistema sanitario pubblico e privato. A questo bisogna aggiungere che dal momento della somministrazione del vaccino a quello della produzione degli anticorpi decorre un periodo di circa 15 giorni, durante il quale il paziente è privo di copertura vaccinale, per questo è necessario partire per tempo, prima di arrivare al periodo critico di picco. Invece ci risulta che in molti casi i medici siano stati costretti a rimandare indietro gli assistiti o perché le dosi non sono mai arrivate o perchè quelle arrivate erano insufficienti e terminate nel giro di pochi giorni. Chiediamo che la Regione avvii al più presto un confronto con ordine dei medici e ordine dei farmacisti per poter garantire in tempi brevi la più ampia copertura vaccinale, mai come quest'anno di fondamentale importanza”./comunicato
“Nelle scorse settimane erano state date rassicurazioni - dichiarano i pentastellati - sul fatto che non ci fossero criticità connesse alla mancanza o all'indisponibilità dei vaccini, ma nella realtà le cose stanno diversamente. È necessario procedere con tempestività alla somministrazione dei vaccini, sia per questioni di salute che per evitare che migliaia di cittadini contagiati dal virus influenzale, con sintomi simili al Covid, vengano sottoposti a tampone. Una circostanza che manderebbe in tilt il sistema sanitario pubblico e privato. A questo bisogna aggiungere che dal momento della somministrazione del vaccino a quello della produzione degli anticorpi decorre un periodo di circa 15 giorni, durante il quale il paziente è privo di copertura vaccinale, per questo è necessario partire per tempo, prima di arrivare al periodo critico di picco. Invece ci risulta che in molti casi i medici siano stati costretti a rimandare indietro gli assistiti o perché le dosi non sono mai arrivate o perchè quelle arrivate erano insufficienti e terminate nel giro di pochi giorni. Chiediamo che la Regione avvii al più presto un confronto con ordine dei medici e ordine dei farmacisti per poter garantire in tempi brevi la più ampia copertura vaccinale, mai come quest'anno di fondamentale importanza”./comunicato