BARI - “Non si può vivere alla giornata nell'organizzazione degli ospedali come se i pazienti fossero pedine che si possono spostare da una parte all’altra. Ho saputo, per esempio, che si paventa il trasferimento del reparto di psichiatria del Perinei da Altamura a Bari. Una scelta assurda per pazienti così fragili e sofferenti che verrebbero sradicati dal proprio territorio". Lo denuncia il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo.
“Eppure - prosegue -, la seconda ondata era prevista ed Emiliano in agosto presentava la rete ospedaliera COVID annunciando un totale di 13.725 posti letto con i posti di terapie intensive che passavano dagli attuali 304 a 580 e con l'ulteriore previsione di 285 posti letto di terapia sub-intensiva. Ma dove sono? Era solo propaganda elettorale alla Cetto Laqualunque finalizzata a vincere le elezioni? Se così fosse, saremmo difronte ad una irresponsabilità tale da richiedere il commissariamento della Sanità in Puglia. Altro che piano Covid, qui si stanno smantellando tutti gli ospedali giorno dopo giorno trasformandoli in ospedali Covid senza che nulla sia stato fatto per attuare il piano Covid propagandato in campagna elettorale con tanto di slide e quello che abbiamo previsto ovvero la chiusura completa dell'assistenza alle patologie non Covid si sta avverando con malati cronici cardiologici, pneumologici, nefrologici, affetti da patologie autoimmuni e neoplastiche privi di assistenza e con carenze mediche tali da interrompere le attività chirurgiche ormai limitate solo alle urgenze.
“Per non parlare della medicina territoriale e del dipartimento di prevenzione sempre più sguarniti di personale nonostante la propaganda di concorsi, internalizzazioni e stabilizzazioni. Una debacle totale in una Puglia capace di autoflagellarsi con un Emiliano premiato alle elezioni”, conclude Zullo.
“Eppure - prosegue -, la seconda ondata era prevista ed Emiliano in agosto presentava la rete ospedaliera COVID annunciando un totale di 13.725 posti letto con i posti di terapie intensive che passavano dagli attuali 304 a 580 e con l'ulteriore previsione di 285 posti letto di terapia sub-intensiva. Ma dove sono? Era solo propaganda elettorale alla Cetto Laqualunque finalizzata a vincere le elezioni? Se così fosse, saremmo difronte ad una irresponsabilità tale da richiedere il commissariamento della Sanità in Puglia. Altro che piano Covid, qui si stanno smantellando tutti gli ospedali giorno dopo giorno trasformandoli in ospedali Covid senza che nulla sia stato fatto per attuare il piano Covid propagandato in campagna elettorale con tanto di slide e quello che abbiamo previsto ovvero la chiusura completa dell'assistenza alle patologie non Covid si sta avverando con malati cronici cardiologici, pneumologici, nefrologici, affetti da patologie autoimmuni e neoplastiche privi di assistenza e con carenze mediche tali da interrompere le attività chirurgiche ormai limitate solo alle urgenze.
“Per non parlare della medicina territoriale e del dipartimento di prevenzione sempre più sguarniti di personale nonostante la propaganda di concorsi, internalizzazioni e stabilizzazioni. Una debacle totale in una Puglia capace di autoflagellarsi con un Emiliano premiato alle elezioni”, conclude Zullo.
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