BARI - Il Comune di Bari, l’ENAC e il Distretto Tecnologico pugliese hanno sottoscritto un accordo di collaborazione per sviluppare e testare soluzioni e servizi innovativi basati sull’uso di droni e satelliti nell’ambiente urbano.
L’accordo rappresenta la cornice in cui svolgere iniziative, progetti e attività già contrattualizzati dal distretto, che vedranno l’utilizzo di droni e satelliti nella città di Bari in attività quali il monitoraggio della qualità delle acque e delle discariche a mare, il monitoraggio dei cambiamenti del soil sealing (impermeabilizzazione del suolo), il monitoraggio della microzonizzazione termica, la gestione dei voli di missione di droni per il monitoraggio del territorio in genere.
A tal fine i tre partner sono fortemente impegnati nella realizzazione del Drone living lab, un ambiente di applicazione del modello di innovazione basato sul coinvolgimento dei cittadini in forma organizzata e rappresentativa: il living lab sarà il luogo in cui i cittadini potranno da un lato esplicitare il proprio bisogno di servizi e dall’altro testare le soluzioni e i servizi che i partner scientifici e industriali svilupperanno nella città .
Sono quattro gli ambiti di azione sui quali si interverrà all’interno del Drone living lab:
1) i veicoli, con l’utilizzo di piattaforme UAS, intelligenza artificiale, propulsione, GNSS, infrastrutture PNT; 2) le infrastrutture con riferimento a vertiporti, accesso all’energia; 3) lo spazio aereo per definire i regolamenti necessari all’utilizzo dello stesso, per testare i servizi U-Space e le certificazioni relative; 4) la comunità , per verificare accettabilità sociale, privacy, etica, aspetti assicurativi, servizi e modelli di business.
La collaborazione si svilupperà partendo dal progetto Sapere - Servizi aerospaziali per le aree metropolitane, il cui obiettivo è la progettazione di servizi operativi erogati da una piattaforma a supporto dell’Urban Control Center che il Comune di Bari sta realizzando per il monitoraggio del proprio territorio e che potrà comprendere anche l’area metropolitana.
I servizi si basano sull’osservazione della terra con l’ausilio dei satelliti Sentinel, i cui dati saranno elaborati dalla piattaforma Rheticus e su rilievi ad alta risoluzione con sistemi pilotati da remoto (SAPR) che permettono un’analisi più accurata e in tempo reale delle effettive condizioni del territorio. I dati satellitari consentono, infatti, di controllare vaste aree del territorio in maniera continuata nel tempo, mentre i sensori su SAPR consentono di eseguire verifiche puntuali e precise di aree, edifici e infrastrutture.
Per garantire la sicurezza dei SAPR in volo (che sarà sempre più intenso nelle aree urbane) è necessario un sistema di gestione del traffico, denominato UTM (Unmanned Trafic Management), nello spazio aereo al di sotto dei 150 metri di altezza (Very Low Level airspace). La piattaforma in via di sviluppo prevede una stazione UTM, specializzata in missioni di monitoraggio ambientale e la personalizzazione del servizio di monitoraggio all’interno della piattaforma Rhethicus, con lo sviluppo di workflow di gestione del contenuto informativo direttamente nella piattaforma cloud che lo eroga.
Grazie alla possibilità di avvalersi delle più moderne tecnologie per l’acquisizione di informazioni da remoto, dei servizi beneficeranno le pubbliche amministrazioni, i liberi professionisti a vario titolo coinvolti nei processi di pianificazione e progettazione erogatori dei servizi specifici e, infine, i cittadini, che vedranno le loro città gestite in modo più efficiente. Le attività relative all’elaborazione di regolamenti da utilizzare nello spazio aereo verranno svolte presso l’aeroporto di Grottaglie, in collegamento con il Drone living lab del Comune di Bari.
Il vicesindaco e assessore alla trasformazione digitale Eugenio Di Sciascio, sottoscrittore del protocollo, spiega: “L’accordo si inserisce perfettamente nella strategia dell’amministrazione volta da un lato a rendere la città sempre più capace di essere “senziente” attraverso diversi canali di raccolta e analisi di dati, dall’altro a consentire a Bari di proporsi come città di riferimento per sperimentazioni innovative di smart logistics nell’ambito dell’Urban Air Mobility e dei veicoli elettrici autonomi, anche sfruttando l’ampio know how locale sia accademico sia industriale, a beneficio dei cittadini e delle imprese del territorio”.
“L’accordo sottoscritto con il Comune di Bari e il DTA - ha dichiarato il presidente dell’ENAC Nicola Zaccheo - costituisce uno step strategico nella concreta attuazione del concetto di Urban Air Mobility. La sinergia tra istituzioni, industria e ricerca è volta a incentivare lo sviluppo di prodotti e servizi innovativi che, in questo caso partendo dal Sud Italia, contribuiscano a creare un nuovo modello di mobilità , con il fine ultimo di migliorare la qualità della vita dei cittadini. Urban Air Mobility significa anche logistica smart, a minor impatto ambientale, grazie all’uso intelligente delle innovazioni”.
Il presidente del Dta Giuseppe Acierno ha sottolineato il valore dell’accordo sottoscritto con il Comune di Bari e con ENAC: “Siamo soddisfatti per il consolidamento di una collaborazione che dura ormai da anni. Abbiamo lavorato intensamente e congiuntamente al Comune di Bari per far diventare il capoluogo pugliese la prima città del Mezzogiorno che opererà come test range per sperimentare servizi e soluzioni aerospaziali quali droni e satelliti. Questo ruolo, che si colloca oggi in una road map nazionale disegnata e definita da Enac e dal ministero dell’Innovazione, rilancia la vivacità di un Mezzogiorno in grado di cogliere e sviluppare dal basso progetti ambiziosi e innovativi e genera nuove opportunità per giovani e cittadini”.
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