BARI - L’84 Campionaria, giunta al suo ultimo giorno, si è svolta in assoluta sicurezza
nel rispetto delle norme anti-Covid.
A tale proposito, la tradizionale manifestazione ha sostenuto la campagna
vaccinazioni contro l’influenza determinante in questo autunno per la lotta al
Covid. L’emergenza ha imposto una revisione dei tempi per la profilassi
antinfluenzale che quest’anno è iniziata in anticipo rispetto agli altri anni per
non farsi trovare impreparati.
A tale proposito uno spazio nel viale Italo - Orientale del quartiere fieristico è stato riservato agli operatori scientifici di Vaccinarsi in Puglia coordinati dalla prof.ssa Maria Chironna, responsabile del Laboratorio di Epidemiologia Molecolare e sanità Pubblica del Policlinico di Bari. Nello stand è possibile ricevere tutte le informazioni sul vaccino antinfluenzale per affrontare al meglio una malattia infettiva che ogni anno colpisce milioni di persone.
“Le vaccinazioni sono uno strumento fondamentale di prevenzione e in proposito il sito www.vaccinarsinpuglia.org è nato proprio contro la disinformazione dei vaccini e spiega invece quanto siano utili e ci proteggono nei confronti delle malattie infettive”, afferma Maria Chironna.
“Si banalizza molto l’influenza come malattia ma in realtà ogni anno causa decine di migliaia di decessi, ricoveri, ospedalizzazioni. Ci sono soggetti fragili, come gli anziani, che se non vaccinati, possono sviluppare complicanze. Quest’anno il vaccino ha un ulteriore valore aggiunto perché nell’anno della pandemia avere due virus che hanno caratteristiche in comune è un grosso problema perché impatta notevolmente sul servizio sanitario nazionale. Quindi la vaccinazione serve a decongestionare gli ospedali e i pronto soccorso che invece devono essere pronti e attrezzati per poter eventualmente far fronte a soggetti con Covid 19 che dovessero aver bisogno di terapie intensive. Riservare le unità operative al Covid è prioritario e vaccinando i soggetti a rischio eviteremmo l’accesso alle strutture ospedaliere di soggetti con l’influenza.
Quest’anno la Regione Puglia ha fatto un grosso investimento sulla vaccinazione antinfluenzale. Sono state acquistate due milioni di dosi in più con l’obiettivo di vaccinare gran parte della popolazione a partire dai soggetti più deboli. E’ prevista una Fase 1 che comincerà a breve per vaccinare le categorie e rischio (anziani, operatori sanitari, donne in gravidanza). Poi si passerà alla Fase 2 in cui se le dosi saranno ancora disponibili si passerà a vaccinare anche un’altra grossa fetta della popolazione.
E’ una grande sfida che ci deve vedere tutti coinvolti: dipartimenti di prevenzione, pediatri, medici di medicina generale che dovranno fare un grosso lavoro per assicurare coperture molto elevate e consentirci di raggiungere l’obiettivo di evitare che l’influenza possa avere un notevole impatto sulla popolazione pugliese”, conclude Maria Chironna.
A tale proposito uno spazio nel viale Italo - Orientale del quartiere fieristico è stato riservato agli operatori scientifici di Vaccinarsi in Puglia coordinati dalla prof.ssa Maria Chironna, responsabile del Laboratorio di Epidemiologia Molecolare e sanità Pubblica del Policlinico di Bari. Nello stand è possibile ricevere tutte le informazioni sul vaccino antinfluenzale per affrontare al meglio una malattia infettiva che ogni anno colpisce milioni di persone.
“Le vaccinazioni sono uno strumento fondamentale di prevenzione e in proposito il sito www.vaccinarsinpuglia.org è nato proprio contro la disinformazione dei vaccini e spiega invece quanto siano utili e ci proteggono nei confronti delle malattie infettive”, afferma Maria Chironna.
“Si banalizza molto l’influenza come malattia ma in realtà ogni anno causa decine di migliaia di decessi, ricoveri, ospedalizzazioni. Ci sono soggetti fragili, come gli anziani, che se non vaccinati, possono sviluppare complicanze. Quest’anno il vaccino ha un ulteriore valore aggiunto perché nell’anno della pandemia avere due virus che hanno caratteristiche in comune è un grosso problema perché impatta notevolmente sul servizio sanitario nazionale. Quindi la vaccinazione serve a decongestionare gli ospedali e i pronto soccorso che invece devono essere pronti e attrezzati per poter eventualmente far fronte a soggetti con Covid 19 che dovessero aver bisogno di terapie intensive. Riservare le unità operative al Covid è prioritario e vaccinando i soggetti a rischio eviteremmo l’accesso alle strutture ospedaliere di soggetti con l’influenza.
Quest’anno la Regione Puglia ha fatto un grosso investimento sulla vaccinazione antinfluenzale. Sono state acquistate due milioni di dosi in più con l’obiettivo di vaccinare gran parte della popolazione a partire dai soggetti più deboli. E’ prevista una Fase 1 che comincerà a breve per vaccinare le categorie e rischio (anziani, operatori sanitari, donne in gravidanza). Poi si passerà alla Fase 2 in cui se le dosi saranno ancora disponibili si passerà a vaccinare anche un’altra grossa fetta della popolazione.
E’ una grande sfida che ci deve vedere tutti coinvolti: dipartimenti di prevenzione, pediatri, medici di medicina generale che dovranno fare un grosso lavoro per assicurare coperture molto elevate e consentirci di raggiungere l’obiettivo di evitare che l’influenza possa avere un notevole impatto sulla popolazione pugliese”, conclude Maria Chironna.