ROMA - Quella di oggi è un'intervista speciale perchè vede protagonista una giovane eccellenza della nostra amata Puglia, la stilista Marianna Merafina. Diplomata in Accademia Italiana di Moda Arte e Design, Marianna quest'anno approda al Festival Internazionale del Cinema di Roma con una sua creazione realizzata per l'attrice Claudia Conte. La Conte, infatti, ha scelto un suo abito per la cerimonia di premiazione di Women In Cinema Award, il prestigioso riconoscimento quest'anno consegnato tra gli altri a Paola Cortellesi e Liliana Cavani.
Ciao Marianna, Cosa pensi di "Women in cinema award"?
Il progetto è un iniziativa dedicata alle donne del cinema che hanno dimostrato e continuano a dimostrare quanto siamo capaci di lavorare con tenacia e professionalità per raggiungere i nostri obiettivi. Trovo sia molto incoraggiante premiare queste grandi donne per ricordare a tutti che con la giusta volontà possiamo arrivare dove vogliamo e fare la differenza.
Come ti senti ad aver realizzato l'abito per l'attrice Claudia Conte, presentatrice e ideatrice del progetto?
Sono onorata di aver potuto realizzare l'abito per la presentatrice e ideatrice di questo progetto che come ho detto sostengo a pieno. Claudia Conte è una donna che ha subito conquistato la mia stima e credo che anche lei meriterebbe un premio per la forza che trasmette alle donne e che ha dimostrato a tutti fin ora.
Che ispirazione ha l’abito che hai creato per Claudia Conte?
Ho ideato quest'abito lasciandomi ispirare completamente dall'evento, dalla scelta dei colori a quella delle forme, infatti ho utilizzato il colore blu perché rappresenta l'intelletto e la costanza femminile e quindi la forza che vuole evidenziare questa premiazione. Per le applicazioni ho scelto i petali di rosa perché questo è un fiore femminile e la rosa blu è simbolo di unicità e originalità come le donne che vengono premiate in questo evento.
Qual è la sfida più importante per il mondo della moda in questo periodo storico?
La sfida più importante sta nel saper capire le nuove esigenze che questa emergenza ci impone e cercare di rispondere a queste necessità o magari creare delle proposte attraverso una visione del tutto nuova.
Come e quando nasce la passione per il mondo della moda?
Io credo che la mia passione per la moda sia nata con me, non ricordo un momento in particolare in cui ho capito che questo era il mio più grande sogno! Sin da bambina ho sempre avuto un'innata passione per il disegno e per i vestiti, e perseguo questa passione da sempre con le idee chiare e un obiettivo da raggiungere. Non c'è nient'altro che io desideri fare più di questo.
Qual è il tuo stile?
Il mio è uno stile molto femminile, sensuale ed elegante. Il colore é un mezzo potente per esprimere noi stessi ed é per me un elemento fondamentale con cui creare. Amo gli accostamenti contrastanti, e questo rende le mie creazioni particolari e vibranti.
Qual è il tuo approccio quando devi fare un abito su misura rispetto a quando disegni una collezione?
Quando creo un abito su misura, rispetto a quando disegno una collezione, concentro la mia ispirazione intorno al soggetto che devo vestire, cerco di capire il suo stile, che tipo di persona è e cerco di ideare un abito che rispetti e valorizzi il suo corpo e la sua personalità sempre secondo la mia impronta creativa.
Qual è la cosa più importante che hai imparato in Accademia Italiana Moda Arte e Design?
Ce ne sono tante, ma la più importante in assoluto per me è stato imparare a mettermi continuamente in gioco senza dare mai per scontato nulla e senza tirarmi mai indietro, essere disposta a cambiare piani all'ultimo momento, e soprattutto essere flessibile ma senza mai dimenticare che cosa voglio rappresentare davvero.
Progetti futuri?
In futuro vorrei poter dare vita ad un progetto che ho ideato e presentato anche nella mia tesi di laurea, e cioè la creazione di un brand che rivalorizzi l'artigianato, in particolare quello pugliese. La Puglia rappresenta le mie origini dalle quali spesso traggo ispirazione e attraverso il mio lavoro e le mie creazioni, spero di trasmettere agli altri l'amore e la passione che provo per questa terra meravigliosa e per questo mestiere.
Cosa vuol dire fare il designer oggi?
Fare il designer oggi come lo era ieri vuol dire esprimere le proprie idee e il proprio modo di essere e di vedere le cose attraverso creatività, arte e funzione, che sia la creazione di una collezione di moda o la realizzazione di un book fotografico/progetto anche solo concettuale, la differenza oggi è che emergere e creare qualcosa di nuovo e originale è sempre più difficile, perché tutto è più veloce e volubile. Per riuscirci è necessario avere una forte e personale visione e saperla comunicare agli altri. Questo è un mestiere bellissimo ma dietro alle luci della passerella, ci sono lavoro duro, sacrificio e forte motivazione e queste caratteristiche, come molti di noi non immaginano, non sono così facili da trovare.
Quanto ha influito il cinema nella moda?
Il mondo del cinema ha avuto sin dagli esordi delle forti influenze nel mondo della moda, sono due mondi che si sostengono a vicenda. Ad esempio nel film 'Colazione da Tiffany' Givenchy è riuscito a far sognare le donne con il famoso tubino nero per Audrey Hepburn, o anche il vestito bianco e nero di Valentino Garavani indossato da Julia Roberts durante gli Oscar per il film 'Erin Brockovich', è diventato uno tra gli abiti più iconici comparsi sul red carpet nella storia, e in 'American gigolò' gli abiti di Giorgio Armani per Richard Gere e Lauren Hutton, hanno segnato uno stile e un'epoca. Cinema e moda sono due mondi che viaggiano paralleli e sicuramente continueranno questo lungo viaggio insieme.
Come ti senti ad aver realizzato l'abito per l'attrice Claudia Conte, presentatrice e ideatrice del progetto?
Sono onorata di aver potuto realizzare l'abito per la presentatrice e ideatrice di questo progetto che come ho detto sostengo a pieno. Claudia Conte è una donna che ha subito conquistato la mia stima e credo che anche lei meriterebbe un premio per la forza che trasmette alle donne e che ha dimostrato a tutti fin ora.
Ho ideato quest'abito lasciandomi ispirare completamente dall'evento, dalla scelta dei colori a quella delle forme, infatti ho utilizzato il colore blu perché rappresenta l'intelletto e la costanza femminile e quindi la forza che vuole evidenziare questa premiazione. Per le applicazioni ho scelto i petali di rosa perché questo è un fiore femminile e la rosa blu è simbolo di unicità e originalità come le donne che vengono premiate in questo evento.
Qual è la sfida più importante per il mondo della moda in questo periodo storico?
La sfida più importante sta nel saper capire le nuove esigenze che questa emergenza ci impone e cercare di rispondere a queste necessità o magari creare delle proposte attraverso una visione del tutto nuova.
Come e quando nasce la passione per il mondo della moda?
Io credo che la mia passione per la moda sia nata con me, non ricordo un momento in particolare in cui ho capito che questo era il mio più grande sogno! Sin da bambina ho sempre avuto un'innata passione per il disegno e per i vestiti, e perseguo questa passione da sempre con le idee chiare e un obiettivo da raggiungere. Non c'è nient'altro che io desideri fare più di questo.
Qual è il tuo stile?
Il mio è uno stile molto femminile, sensuale ed elegante. Il colore é un mezzo potente per esprimere noi stessi ed é per me un elemento fondamentale con cui creare. Amo gli accostamenti contrastanti, e questo rende le mie creazioni particolari e vibranti.
Qual è il tuo approccio quando devi fare un abito su misura rispetto a quando disegni una collezione?
Quando creo un abito su misura, rispetto a quando disegno una collezione, concentro la mia ispirazione intorno al soggetto che devo vestire, cerco di capire il suo stile, che tipo di persona è e cerco di ideare un abito che rispetti e valorizzi il suo corpo e la sua personalità sempre secondo la mia impronta creativa.
Ce ne sono tante, ma la più importante in assoluto per me è stato imparare a mettermi continuamente in gioco senza dare mai per scontato nulla e senza tirarmi mai indietro, essere disposta a cambiare piani all'ultimo momento, e soprattutto essere flessibile ma senza mai dimenticare che cosa voglio rappresentare davvero.
Progetti futuri?
In futuro vorrei poter dare vita ad un progetto che ho ideato e presentato anche nella mia tesi di laurea, e cioè la creazione di un brand che rivalorizzi l'artigianato, in particolare quello pugliese. La Puglia rappresenta le mie origini dalle quali spesso traggo ispirazione e attraverso il mio lavoro e le mie creazioni, spero di trasmettere agli altri l'amore e la passione che provo per questa terra meravigliosa e per questo mestiere.
Cosa vuol dire fare il designer oggi?
Fare il designer oggi come lo era ieri vuol dire esprimere le proprie idee e il proprio modo di essere e di vedere le cose attraverso creatività, arte e funzione, che sia la creazione di una collezione di moda o la realizzazione di un book fotografico/progetto anche solo concettuale, la differenza oggi è che emergere e creare qualcosa di nuovo e originale è sempre più difficile, perché tutto è più veloce e volubile. Per riuscirci è necessario avere una forte e personale visione e saperla comunicare agli altri. Questo è un mestiere bellissimo ma dietro alle luci della passerella, ci sono lavoro duro, sacrificio e forte motivazione e queste caratteristiche, come molti di noi non immaginano, non sono così facili da trovare.
Quanto ha influito il cinema nella moda?
Il mondo del cinema ha avuto sin dagli esordi delle forti influenze nel mondo della moda, sono due mondi che si sostengono a vicenda. Ad esempio nel film 'Colazione da Tiffany' Givenchy è riuscito a far sognare le donne con il famoso tubino nero per Audrey Hepburn, o anche il vestito bianco e nero di Valentino Garavani indossato da Julia Roberts durante gli Oscar per il film 'Erin Brockovich', è diventato uno tra gli abiti più iconici comparsi sul red carpet nella storia, e in 'American gigolò' gli abiti di Giorgio Armani per Richard Gere e Lauren Hutton, hanno segnato uno stile e un'epoca. Cinema e moda sono due mondi che viaggiano paralleli e sicuramente continueranno questo lungo viaggio insieme.
Un sentito ringraziamento per l'intervista alla scrittrice Claudia Conte.