BARI - Inizia oggi il congresso “La cura dei tumori, attualità e prospettive” organizzato dal “Goim”, Gruppo oncologico dell’Italia Meridionale che si terrà oggi, a partire dalle 14.15 nella Sala consiliare del Comune di Bari (Corso Vittorio Emanuele 84) nel rispetto delle misure anti Covid, e domani e dopodomani in videoconferenza tramite la piattaforma Zoom.
“Il Congresso Nazionale del GOIM - dichiarano i presidenti del congresso, Fernando De Vita ed Evaristo Maiello - giunge quest’anno alla ventiduesima edizione, forte del successo di qualità e di partecipazione che costantemente abbiamo registrato nelle precedenti edizioni. Il titolo scelto quest’anno, di ampio respiro, intende, come al solito, cercare di offrire un ambiente di discussione per specialisti di branche diverse coinvolti a vario titolo nella ricerca scientifica, nella diagnosi e nella terapia dei tumori. In questo modo, oltre a rimarcare la rilevanza della multidisciplinarietà , sarà possibile stimolare una ampia riflessione sulle novità più recenti e importanti, soprattutto sul loro impatto nella pratica clinica corrente. Tuttavia quest’anno saremo costretti a vivere un’atmosfera insolita: l’eccezionalità del momento per le ben note vicissitudini legate alla pandemia che stiamo vivendo, non potevano non avere riverberi anche sulle nostre attività e quindi il 22° Congresso Nazionale sarà anche il nostro primo Congresso svolto in modalità web. Ed in questo scenario non potevamo esimerci dal discutere anche delle ricadute che questi drammatici eventi hanno avuto sull’assistenza al paziente oncologico. In particolare le vicende di questi mesi ci hanno consegnato, tra gli altri, due messaggi. Il primo è che senza salute non esiste economia: la salute è un bene irrinunciabile che supera qualsiasi logica di business. In secondo luogo la sfida che questa pandemia rappresenta ci obbliga a riflettere sulla necessità di individuare modelli sanitari alternativi cominciando a discutere e pensare a nuove soluzioni che magari in altri paesi sono già in itinere.
La ripresa delle attività congressuali, ancorchè via web, è un’ulteriore tappa verso quel processo di normalizzazione da tutti auspicato ed una risposta al bisogno di aggiornamento, formazione e crescita professionale che, anche in questo periodo, non sono diminuiti”.
“Il Congresso Nazionale del GOIM - dichiarano i presidenti del congresso, Fernando De Vita ed Evaristo Maiello - giunge quest’anno alla ventiduesima edizione, forte del successo di qualità e di partecipazione che costantemente abbiamo registrato nelle precedenti edizioni. Il titolo scelto quest’anno, di ampio respiro, intende, come al solito, cercare di offrire un ambiente di discussione per specialisti di branche diverse coinvolti a vario titolo nella ricerca scientifica, nella diagnosi e nella terapia dei tumori. In questo modo, oltre a rimarcare la rilevanza della multidisciplinarietà , sarà possibile stimolare una ampia riflessione sulle novità più recenti e importanti, soprattutto sul loro impatto nella pratica clinica corrente. Tuttavia quest’anno saremo costretti a vivere un’atmosfera insolita: l’eccezionalità del momento per le ben note vicissitudini legate alla pandemia che stiamo vivendo, non potevano non avere riverberi anche sulle nostre attività e quindi il 22° Congresso Nazionale sarà anche il nostro primo Congresso svolto in modalità web. Ed in questo scenario non potevamo esimerci dal discutere anche delle ricadute che questi drammatici eventi hanno avuto sull’assistenza al paziente oncologico. In particolare le vicende di questi mesi ci hanno consegnato, tra gli altri, due messaggi. Il primo è che senza salute non esiste economia: la salute è un bene irrinunciabile che supera qualsiasi logica di business. In secondo luogo la sfida che questa pandemia rappresenta ci obbliga a riflettere sulla necessità di individuare modelli sanitari alternativi cominciando a discutere e pensare a nuove soluzioni che magari in altri paesi sono già in itinere.
La ripresa delle attività congressuali, ancorchè via web, è un’ulteriore tappa verso quel processo di normalizzazione da tutti auspicato ed una risposta al bisogno di aggiornamento, formazione e crescita professionale che, anche in questo periodo, non sono diminuiti”.