Colpisce il nervo scoperto, le parole scavano a fondo, e lo fa con semplicità senza scadere mai nella retorica spicciola.
In questo senso “Cartagine” ne è la riprova, oltre ad essere il giusto proseguimento del percorso intrapreso con il fortunato singolo “Occhi inverno”, uscito a Febbraio 2020, che ha collezionato complessivamente un milione di ascolti streaming senza promozione, e da indipendente.
In questo senso “Cartagine” ne è la riprova, oltre ad essere il giusto proseguimento del percorso intrapreso con il fortunato singolo “Occhi inverno”, uscito a Febbraio 2020, che ha collezionato complessivamente un milione di ascolti streaming senza promozione, e da indipendente.
<< Partiamo dal presupposto che secondo me le canzoni non vanno spiegate, perché sono uno stato d’animo, e uno stato d’animo è soggettivo, qui c’è tutta la bellezza della musica. Magari ascoltiamo entrambi la stessa canzone, ma tu ci leggi e ci vedi qualcosa di totalmente diverso rispetto a me. Perché la colleghi al tuo vissuto, a ciò che per te è importante. >>.
“Ritorneremo a guardare le stelle e le portiere aperte della mia Volkswagen...” e qui si potrebbe pensare che Raige faccia riferimento al periodo del lockdown, che ha segnato ognuno di noi, ma ci smentisce lui stesso con queste parole:
<< Ho sempre detto che la mia filosofia di scrittura è: un giorno vivi e uno scrivi. Se non vedi gente, se non fai esperienze, se non ti sporchi le mani e il cuore che cosa puoi scrivere? Questa frase non ha nulla a che vedere con il lockdown, gli autori e i cantautori che hanno scritto di quel periodo hanno voluto, come al solito, cavalcare un’onda.
Io non sono così, non sono questo e non voglio esserlo! Ho imparato dai miei errori: mai più compromessi. La frase fa riferimento alla vita che facciamo: fatta di stress e impegni inderogabili, della carriera prima degli affetti e del tutto ora, tutto e subito. Io voglio pensare che io e lei ritorneremo a guardare le stelle, a goderci cose belle, ad avere il tempo di staccarci da tutta questa merda. >>.