FRANCESCO GRECO - Scrive Fiorenza nella sua recensione da 10: “Ci siamo sentite subito a casa… I proprietari sono disponibilissimi…”. Fa eco Simona: “La villa è incantevole! Curata nei minimi dettagli…”. Aggiunge Guglielmo: “I signori Mino e Mattia, proprietari simpaticissimi…”.
Insomma, recensioni da 10 (una persino da un giornale francese), che in meno di un anno, e con i tempi bui che attraversiamo, hanno posizionato “Tre Punto Zero” (a due passi dal mare di Leuca) al terzo posto delle strutture ricettive di questa tipologia in Puglia, dietro una di Savelletri (Brindisi) e un’altra di Polignano a Mare (Bari). Insomma, un must.
Viene in mente lo scrittore russo Dostoevskij: “La bellezza cui salverà”. Anche, o soprattutto, in tempi di pandemia e di lockdown planetari.
Mino, Gessica e Mattia Cordella (marito, moglie e figlio) hanno solo ristrutturato una vecchia pajara (trullo a tolos) nella quiete della campagna di Finibus Terrae, fra Castrignano e la Madonna di Leuca. Il resto lo ha fatto la professionalità e l’esperienza: i Cordella sono nel turismo da oltre mezzo secolo: cominciò alla rotonda dell’Omomorto il padre di Mino, con rustici e pizze alla “Capanna dello Zio Tom”, che i turisti apprezzarono molto, negli anni Sessanta, quando ancora non c’era il turismo di massa.
La bellezza e la cura dei dettagli nell’accogliere l’ospite: colazioni a km zero in cui dolce e salato toccano un equilibrio da poesia, vassoi di frutta fresca che paiono citazioni dell’Arcimboldo col sorriso sulle labbra sono atout graditi dagli ospiti.
Così “Tre Punto Zero” ha conquistato un pubblico “alto”, che può e vuole spendere, ma è anche esigente. E promette di tornare, a patto però che si rispetti la loro privacy.
Cantanti, attori, attrici, modelle, calciatori: si immergono nel silenzio della campagna del Capo di Leuca, i suoi odori, profumi, colori e ne restano estasiati. Le recensioni lo testimoniano. E diventano testimonial del resort.
La bellezza e la bontà d’animo ci salveranno.
Insomma, recensioni da 10 (una persino da un giornale francese), che in meno di un anno, e con i tempi bui che attraversiamo, hanno posizionato “Tre Punto Zero” (a due passi dal mare di Leuca) al terzo posto delle strutture ricettive di questa tipologia in Puglia, dietro una di Savelletri (Brindisi) e un’altra di Polignano a Mare (Bari). Insomma, un must.
Viene in mente lo scrittore russo Dostoevskij: “La bellezza cui salverà”. Anche, o soprattutto, in tempi di pandemia e di lockdown planetari.
Mino, Gessica e Mattia Cordella (marito, moglie e figlio) hanno solo ristrutturato una vecchia pajara (trullo a tolos) nella quiete della campagna di Finibus Terrae, fra Castrignano e la Madonna di Leuca. Il resto lo ha fatto la professionalità e l’esperienza: i Cordella sono nel turismo da oltre mezzo secolo: cominciò alla rotonda dell’Omomorto il padre di Mino, con rustici e pizze alla “Capanna dello Zio Tom”, che i turisti apprezzarono molto, negli anni Sessanta, quando ancora non c’era il turismo di massa.
La bellezza e la cura dei dettagli nell’accogliere l’ospite: colazioni a km zero in cui dolce e salato toccano un equilibrio da poesia, vassoi di frutta fresca che paiono citazioni dell’Arcimboldo col sorriso sulle labbra sono atout graditi dagli ospiti.
Così “Tre Punto Zero” ha conquistato un pubblico “alto”, che può e vuole spendere, ma è anche esigente. E promette di tornare, a patto però che si rispetti la loro privacy.
Cantanti, attori, attrici, modelle, calciatori: si immergono nel silenzio della campagna del Capo di Leuca, i suoi odori, profumi, colori e ne restano estasiati. Le recensioni lo testimoniano. E diventano testimonial del resort.
La bellezza e la bontà d’animo ci salveranno.