World Press Photo, proroga fino al 15 novembre
BARI - Proroga fino al 15 novembre prossimo per il World Press Photo Bari che, anche per sabato prossimo, conferma l’apertura straordinaria fino a mezzanotte in modo da consentire a tutti, nonostante il contingentamento degli ingressi, la possibilità di ingresso all’esposizione. Sabato inoltre sarà esposto in mostra l’intero progetto di Niccolò Filippo Rosso, fotografo italiano terzo classificato quest’anno nella sezione Contemporary Issues con alcune delle foto del progetto Exodus dedicato al Venezuela.
Per l’occasione, attraverso un numero di telefono whastapp messo a disposizione dei visitatori ci sarà anche la possibilità di confrontarsi con il fotoreporter inviando le proprie domande a cui Niccolò Filippo Rosso risponderà con degli audio per soddisfare le curiosità del pubblico rispetto al suo lavoro.
Nicoló Filippo Rosso (nato a Cuneo nel 1985) è un fotografo documentarista italiano con base in Colombia. Dal 2011 ha iniziato a lavorare con la fotografia mentre viveva in una comunità indigena nella regione del Putumayo, nel bacino amazzonico. Dal 2016 Nicoló documenta l'impatto dello sfruttamento del carbone sulla terra e sulla popolazione della penisola colombiana di La Guajira. Questo lavoro è stato esposto in tutto il mondo ed è apparso in numerose riviste e pubblicazioni di giornali. Attualmente si sta dedicando principalmente a documentare la migrazione dei venezuelani che attraversano il confine con la Colombia dirigendosi verso altri Paesi latinoamericani. I suoi progetti sono pubblicati su Bloomberg News, The Washington Post, BusinessWeek, Le Point, Der Spiegel, Sette Corriere, Vice, Internazionale, Il Reportage e per ONG internazionali come Americares e Catholic Relief Services (CRS).
“Inizialmente l’idea era quella di organizzare un incontro in sede con collegamento del fotoreporter – spiega Vito Cramarossa di Cime, organizzatore della mostra – ma abbiamo scelto di non farlo per evitare assembramenti durante la visita. Da qui è nata l’idea di creare una possibilità di contatto virtuale con il fotografo per consentire comunque al pubblico di ottenere risposte alle proprie domande. Ci rendiamo conto che in questo momento siamo dei privilegiati potendo continuare a fare il nostro lavoro al contrario di tanti altri colleghi del settore culturale che sono obbligatoriamente fermi – prosegue Cramarossa -. La nostra scelta di prorogare la mostra arriva in un momento di forte incertezza ma con la speranza che presto tutte le attività culturali possano ripartire nel segno della sicurezza per tutti, come già dimostrato dai numeri del settore diffusi dall’indagine Agis. In tutto questo, dobbiamo ringraziare la Regione Puglia e il Comune di Bari per il sostegno, infatti è importante che in momenti difficili come questi le partnership pubblico-private continuino -ove possibile- a funzionare”.
Scelte, quelle degli organizzatori del World Press Photo Bari, dettate anche dalla necessità di continuare a garantire le più alte misure di sicurezza anti Covid-19: distanziamento obbligatorio che consente l'ingresso contemporaneo a un massimo di 100 persone, misurazione della temperatura e registrazione dei dati per il tracciamento all’ingresso, igienizzazione delle mani con soluzione idroalcolica all’ingresso, oltre che obbligo di utilizzo corretto della mascherina durante tutto il percorso di visita. Gli organizzatori continuano inoltre a consigliare l’acquisto dei biglietti online in modo da facilitare l’accesso e ridurre le attese.
World Press Photo Bari è sostenuta da Regione Puglia - Assessorato Industria Turistica e Culturale Gestione e Valorizzazione dei beni Culturali, Comune di Bari Puglia Promozione, Teatro Pubblico Pugliese, PiiiL Cultura in Puglia - Puglia 365.
La mostra è aperta:
dal lunedì al giovedì ore 10.30-13.30 e 15.30-20.30
venerdì e domenica dalle ore 10.00 alle 22.00
sabato dalle 10.00 alle 24.00
Gli accessi saranno contingentati nel rispetto delle norme anti Covid-19.
Per facilitare l’accesso e Acquisto online dei biglietti: https://www.liveticket.it/evento.aspx?Id=295052#ancWizardNew
Per l’occasione, attraverso un numero di telefono whastapp messo a disposizione dei visitatori ci sarà anche la possibilità di confrontarsi con il fotoreporter inviando le proprie domande a cui Niccolò Filippo Rosso risponderà con degli audio per soddisfare le curiosità del pubblico rispetto al suo lavoro.
Nicoló Filippo Rosso (nato a Cuneo nel 1985) è un fotografo documentarista italiano con base in Colombia. Dal 2011 ha iniziato a lavorare con la fotografia mentre viveva in una comunità indigena nella regione del Putumayo, nel bacino amazzonico. Dal 2016 Nicoló documenta l'impatto dello sfruttamento del carbone sulla terra e sulla popolazione della penisola colombiana di La Guajira. Questo lavoro è stato esposto in tutto il mondo ed è apparso in numerose riviste e pubblicazioni di giornali. Attualmente si sta dedicando principalmente a documentare la migrazione dei venezuelani che attraversano il confine con la Colombia dirigendosi verso altri Paesi latinoamericani. I suoi progetti sono pubblicati su Bloomberg News, The Washington Post, BusinessWeek, Le Point, Der Spiegel, Sette Corriere, Vice, Internazionale, Il Reportage e per ONG internazionali come Americares e Catholic Relief Services (CRS).
“Inizialmente l’idea era quella di organizzare un incontro in sede con collegamento del fotoreporter – spiega Vito Cramarossa di Cime, organizzatore della mostra – ma abbiamo scelto di non farlo per evitare assembramenti durante la visita. Da qui è nata l’idea di creare una possibilità di contatto virtuale con il fotografo per consentire comunque al pubblico di ottenere risposte alle proprie domande. Ci rendiamo conto che in questo momento siamo dei privilegiati potendo continuare a fare il nostro lavoro al contrario di tanti altri colleghi del settore culturale che sono obbligatoriamente fermi – prosegue Cramarossa -. La nostra scelta di prorogare la mostra arriva in un momento di forte incertezza ma con la speranza che presto tutte le attività culturali possano ripartire nel segno della sicurezza per tutti, come già dimostrato dai numeri del settore diffusi dall’indagine Agis. In tutto questo, dobbiamo ringraziare la Regione Puglia e il Comune di Bari per il sostegno, infatti è importante che in momenti difficili come questi le partnership pubblico-private continuino -ove possibile- a funzionare”.
Scelte, quelle degli organizzatori del World Press Photo Bari, dettate anche dalla necessità di continuare a garantire le più alte misure di sicurezza anti Covid-19: distanziamento obbligatorio che consente l'ingresso contemporaneo a un massimo di 100 persone, misurazione della temperatura e registrazione dei dati per il tracciamento all’ingresso, igienizzazione delle mani con soluzione idroalcolica all’ingresso, oltre che obbligo di utilizzo corretto della mascherina durante tutto il percorso di visita. Gli organizzatori continuano inoltre a consigliare l’acquisto dei biglietti online in modo da facilitare l’accesso e ridurre le attese.
World Press Photo Bari è sostenuta da Regione Puglia - Assessorato Industria Turistica e Culturale Gestione e Valorizzazione dei beni Culturali, Comune di Bari Puglia Promozione, Teatro Pubblico Pugliese, PiiiL Cultura in Puglia - Puglia 365.
La mostra è aperta:
dal lunedì al giovedì ore 10.30-13.30 e 15.30-20.30
venerdì e domenica dalle ore 10.00 alle 22.00
sabato dalle 10.00 alle 24.00
Gli accessi saranno contingentati nel rispetto delle norme anti Covid-19.
Per facilitare l’accesso e Acquisto online dei biglietti: https://www.liveticket.it/evento.aspx?Id=295052#ancWizardNew
Tags:
Cultura e Spettacoli