ROMA - L'ex numero uno di Autostrade per l'Italia si trova ora agli arresti domiciliari. Le accuse in una inchiesta parallela a quella sul crollo del ponte Morandi a Genova sono di attentato alla sicurezza dei trasporti e frode in pubbliche forniture.
M5S: "DA ARRESTI EMERGE QUADRO INQUIETANTE. RIBALTARE SISTEMA CONCESSIONI" - La Guardia di Finanza ha eseguito una serie di misure cautelari nei confronti di ex vertici e di alcuni degli attuali manager di Autostrade per l’Italia. Le accuse ipotizzate sono “attentato alla sicurezza dei trasporti” e “frode in pubbliche forniture”.
M5S: "DA ARRESTI EMERGE QUADRO INQUIETANTE. RIBALTARE SISTEMA CONCESSIONI" - La Guardia di Finanza ha eseguito una serie di misure cautelari nei confronti di ex vertici e di alcuni degli attuali manager di Autostrade per l’Italia. Le accuse ipotizzate sono “attentato alla sicurezza dei trasporti” e “frode in pubbliche forniture”.
“Le notizie giunte dalla Procura di Genova sono gravissime ed inquietanti – dichiara il deputato pugliese Emanuele Scagliusi, capogruppo M5S in Commissione Trasporti alla Camera – Se troveranno riscontro processuale, le accuse sarebbero una ulteriore conferma di cosa era diventato, nei decenni passati, il sistema delle concessioni autostradali. Apprendere che gli indagati fossero consapevoli della difettosità e della pericolosità per gli automobilisti delle barriere anti-rumore installate è sconcertante – prosegue Scagliusi (M5S) – Notizie che fanno tornare alla mente episodi di cedimento e incidenti che ne sono conseguiti negli anni scorsi: questo ci spinge a lavorare con maggiore forza per togliere Autostrade dalle mani di chi l’ha gestita nel tempo come un bancomat – conclude il deputato 5 Stelle – così da dar vita ad una radicale revisione del sistema delle concessioni”.