BARI - “Scongiurare il lockdown attraverso il controllo a tappeto della popolazione con i tamponi rapidi COVID 19 antigene. Sono tamponi affidabili, di bassissimo costo, non invasivi, specifici al 100% e sensibili al 90% di facile esecuzione e con risultati in massimo 15 minuti". Così in una nota il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo.
“Siamo ormai - prosegue Zullo - in una fase in cui tutto è fuori controllo e con i servizi sanitari allo stremo e non c’è altra soluzione, ormai, se si vuole salvare non solo la vita ai pazienti più fragili, tenere in salute tutti gli altri e fare in modo che l’economia non collassi definitivamente. E’ un consiglio che sento di dover dare, in questo particolare momento, ai vertici della Sanità pugliese più da medico che da consigliere regionale".
“Fare tamponi rapidi a tutti mediante la chiamata all'esecuzione tutti gli operatori sanitari - spiega - consentirebbe di isolare subito i positivi asintomatici, toglierli dalla scuola, dagli ambienti di lavoro, dai mezzi pubblici, dai nostri luoghi di socialità nel mentre si continua a vivere. Insomma isolare i positivi significa rendere più sicuri tutti quei luoghi che creano aggregazione e quindi potenzialmente contagio. I negativi continuerebbero, comunque, nel frattempo ad essere tenuti sotto sorveglianza sanitaria per sottoporli prontamente allo stesso metodo al minimo sintomo come una sorta di setaccio sempre a rete più stretta.
“E’ il metodo che ha funzionato a Vo’ Euganeo, in Veneto, ma anche in Cina e in altri Paesi Orientali. Perché non copiare da loro? E invece rassegnarci al secondo lockdown?”, conclude Zullo.
“Siamo ormai - prosegue Zullo - in una fase in cui tutto è fuori controllo e con i servizi sanitari allo stremo e non c’è altra soluzione, ormai, se si vuole salvare non solo la vita ai pazienti più fragili, tenere in salute tutti gli altri e fare in modo che l’economia non collassi definitivamente. E’ un consiglio che sento di dover dare, in questo particolare momento, ai vertici della Sanità pugliese più da medico che da consigliere regionale".
“Fare tamponi rapidi a tutti mediante la chiamata all'esecuzione tutti gli operatori sanitari - spiega - consentirebbe di isolare subito i positivi asintomatici, toglierli dalla scuola, dagli ambienti di lavoro, dai mezzi pubblici, dai nostri luoghi di socialità nel mentre si continua a vivere. Insomma isolare i positivi significa rendere più sicuri tutti quei luoghi che creano aggregazione e quindi potenzialmente contagio. I negativi continuerebbero, comunque, nel frattempo ad essere tenuti sotto sorveglianza sanitaria per sottoporli prontamente allo stesso metodo al minimo sintomo come una sorta di setaccio sempre a rete più stretta.
“E’ il metodo che ha funzionato a Vo’ Euganeo, in Veneto, ma anche in Cina e in altri Paesi Orientali. Perché non copiare da loro? E invece rassegnarci al secondo lockdown?”, conclude Zullo.
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