ANDRIA - Con lettera del 31 ottobre 2020, inviata direttamente ai Sacerdoti e ai Diaconi della Chiesa di Andria, il Vescovo Mons. Luigi Mansi dispone la sospensione di: “tutte le attività catechistiche in presenza, almeno fino al 24 novembre, data indicata dal DPCM del 25 ottobre u.s.”. Il Vescovo esorta i sacerdoti e i diaconi ad invitare “i catechisti a trovare modi adeguati per restare vicini ai ragazzi e alle loro famiglie”.
La sospensione riguarda anche gli incontri di formazione, inseriti nei vari percorsi formativi che le comunità parrocchiali o gruppi associativi vivono durante l’anno pastorale. La decisione si è resa necessaria, spiega il Vescovo, perché “il nostro territorio è pesantemente visitato dal contagio”.
Le ripercussioni nelle attività pastorali e nella vicinanza agli ammalati richiedono molta attenzione ed è per gli stessi motivi che il Vescovo di Andria raccomanda “prudenza estrema, per lo stesso periodo sopra indicato, i ministri straordinari della Comunione non vengano inviati presso le abitazioni degli infermi, spiegando loro i motivi ed esortandoli per questo periodo a praticare la Comunione Spirituale”.
Nulla è variato invece per quanto riguarda gli eventi religiosi: celebrazioni delle Sante Messe e sacramenti. Il Dpcm del 24 ottobre 2020 con le nuove misure per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19 lascia invariato quanto previsto nel Protocollo del 7 maggio circa la ripresa delle celebrazioni con il popolo. È quanto ribadisce il direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Conferenza episcopale italiana, chiarendo alcuni aspetti relativi al Dpcm del 24 ottobre 2020.
La sospensione riguarda anche gli incontri di formazione, inseriti nei vari percorsi formativi che le comunità parrocchiali o gruppi associativi vivono durante l’anno pastorale. La decisione si è resa necessaria, spiega il Vescovo, perché “il nostro territorio è pesantemente visitato dal contagio”.
Le ripercussioni nelle attività pastorali e nella vicinanza agli ammalati richiedono molta attenzione ed è per gli stessi motivi che il Vescovo di Andria raccomanda “prudenza estrema, per lo stesso periodo sopra indicato, i ministri straordinari della Comunione non vengano inviati presso le abitazioni degli infermi, spiegando loro i motivi ed esortandoli per questo periodo a praticare la Comunione Spirituale”.
Nulla è variato invece per quanto riguarda gli eventi religiosi: celebrazioni delle Sante Messe e sacramenti. Il Dpcm del 24 ottobre 2020 con le nuove misure per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19 lascia invariato quanto previsto nel Protocollo del 7 maggio circa la ripresa delle celebrazioni con il popolo. È quanto ribadisce il direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Conferenza episcopale italiana, chiarendo alcuni aspetti relativi al Dpcm del 24 ottobre 2020.
Tra le indicazioni del Cts, a titolo esemplificativo, si segnalano: “Guanti non obbligatori per il ministro della Comunione che però deve igienizzarsi accuratamente le mani; celebrazione delle Cresime assicurando il rispetto delle indicazioni sanitarie (in questa fase l’unzione può essere fatta usando un batuffolo di cotone o una salvietta per ogni cresimando), la stessa attenzione vale per le unzioni battesimali e per il sacramento dell’Unzione dei malati; reintroduzione dei cori e cantori, i cui componenti dovranno mantenere una distanza interpersonale laterale di almeno 1 metro e almeno 2 metri tra le eventuali file del coro e dagli altri soggetti presenti.
Durante la celebrazione del matrimonio gli sposi possono non indossare la mascherina; durante lo svolgimento delle funzioni religiose, non sono tenuti all’obbligo del distanziamento interpersonale i componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi/congiunti, parenti con stabile frequentazione; persone, non legate da vincolo di parentela, di affinità o di coniugio, che condividono abitualmente gli stessi luoghi dove svolgono vita sociale in comune”.
Il Vescovo Luigi esorta ad essere uniti “nel vincolo della preghiera fraterna tra noi e paterna per la nostra gente”.
Il Vescovo Luigi esorta ad essere uniti “nel vincolo della preghiera fraterna tra noi e paterna per la nostra gente”.