Elezioni Usa: non c'è ancora un vincitore. Trump: "E' frode"
Spoglio ancora in corso per le elezioni del nuovo presidente degli Stati Uniti, ma per Michigan, Wisconsin e Pennsylvania il risultato potrebbe arrivare non prima di venerdì a causa della conta dei voti via posta. Joe Biden commenta: "Dobbiamo essere pazienti ma siamo positivi".
Democratici e Repubblicani sono in questo momento alla pari al Senato Usa, ognuno con 47 seggi. Lo evidenziano media Usa come Cnn e Fox.
In un pugno di Stati chiave, infatti, lo spoglio delle schede si protrarrà nelle prossime ore e probabilmente per tutto il resto della settimana, soprattutto per poter contare i voti giunti per posta. Si tratta della Pennsylvania, del Michigan, del Wisconsin e del North Carolina, che in totale assegnano 61 grandi elettori e dove, secondo le proiezioni dei principali media, Donald Trump è attualmente in vantaggio. Ma il risultato potrebbe essere ribaltato proprio dai voti per posta, che solitamente favoriscono il campo democratico. Una situazione, dunque, che potrebbe innescare la reazione del presidente, che da settimane contesta la decisione di continuare a scrutinare le schede anche dopo l'Election Day.
Un Donald Trump agguerrito alle 2.21 del mattino dalla Casa Bianca fa capire che ci saranno strascichi legali e che è convinto di essere il vincitore della tornata elettorale. “Innanzitutto voglio ringraziare gli elettori americani per il loro supporto - dichiara sprezzante il Presidente - stavamo producendo uno straordinario successo, poi di colpo si è fermato tutto. Lo dicevo da tempo, i miei avversari sarebbero ricorsi alle vie legali se avessero perso, io voglio preservare l’integrità di queste elezioni. È una frode e penso che la Corte Suprema dovrà intervenire. Ci stavamo preparando per un grande successo e per me i vincitori siamo noi”.
Democratici e Repubblicani sono in questo momento alla pari al Senato Usa, ognuno con 47 seggi. Lo evidenziano media Usa come Cnn e Fox.
In un pugno di Stati chiave, infatti, lo spoglio delle schede si protrarrà nelle prossime ore e probabilmente per tutto il resto della settimana, soprattutto per poter contare i voti giunti per posta. Si tratta della Pennsylvania, del Michigan, del Wisconsin e del North Carolina, che in totale assegnano 61 grandi elettori e dove, secondo le proiezioni dei principali media, Donald Trump è attualmente in vantaggio. Ma il risultato potrebbe essere ribaltato proprio dai voti per posta, che solitamente favoriscono il campo democratico. Una situazione, dunque, che potrebbe innescare la reazione del presidente, che da settimane contesta la decisione di continuare a scrutinare le schede anche dopo l'Election Day.
Un Donald Trump agguerrito alle 2.21 del mattino dalla Casa Bianca fa capire che ci saranno strascichi legali e che è convinto di essere il vincitore della tornata elettorale. “Innanzitutto voglio ringraziare gli elettori americani per il loro supporto - dichiara sprezzante il Presidente - stavamo producendo uno straordinario successo, poi di colpo si è fermato tutto. Lo dicevo da tempo, i miei avversari sarebbero ricorsi alle vie legali se avessero perso, io voglio preservare l’integrità di queste elezioni. È una frode e penso che la Corte Suprema dovrà intervenire. Ci stavamo preparando per un grande successo e per me i vincitori siamo noi”.
Il tycoon comunque può sorridere: dopo la Florida si è aggiudicato anche l'Ohio e l'Iowa, mentre il primo Stato chiave conquistato da Joe Biden è l'Arizona, un risultato subito contestato dalla campagna del presidente. Biden inoltre ha trionfato come previsto a New York, in California e in tutto il resto della costa occidentale. Sfuma invece il sogno di strappare a Trump le roccaforti repubblicane di Texas e Georgia. L'ex vicepresidente, per ora, è comunque in testa sul fronte del numero dei grandi elettori: per vincere la Casa Banca ne servono almeno 270.