Francesca Cortese: "Voglio portare il bello e l'eleganza della Puglia nel mondo"


PIERO CHIMENTI - 
Francesca Cortese è un'imprenditrice pugliese in ascesa grazie alla nascita della sua Hartesans, ecommerce che punta a valorizzare l'artigianato locale delle luminarie. L'Hartesans, a dispetto delle altre aziende, non ha risentito particolarmente della crisi dovuta al Covid-19, in quanto il lockdown ha fatto aumentare il desiderio di aggiungere un tocco di artigianalità nelle proprie abitazioni.

Com'è maturare l'idea di lasciare il tuo lavoro in una multinazionale per aprire il tuo ecommerce? 
Un anno fa ho deciso di lasciare il mondo delle multinazionali per fondare qualcosa di mio, portandoci i miei valori, il mio mondo ideale, il modello di business in cui credo in un settore di cui mi ero appassionata fin dai tempi dell’università e per cui ebbi l’occasione di fare la tesi di laurea in e-commerce e social shopping presso la Luiss di Roma. Era il 2009 e già credevo fortemente nel potenziale del commercio online e fondare uno shop tutto mio era il mio sogno nel cassetto. Dopo aver lavorato per varie multinazionali (tra cui Tesla e American Express) anche all’estero, ho deciso di costruire il mio sogno per poter finalmente essere libera di decidere, rischiare e allo stesso tempo di imparare sulla mia pelle. Penso che non ci sia miglior esperienza lavorativa di questa, credere nei propri sogni e avere il coraggio, l’ambizione e le competenze per realizzarli. 

Come sta 'reagendo' Hartesans a questo periodo di limitazioni date dal Coronavirus? 
Lavorare in autonomia non è semplice, ho imparato a stare dietro a diverse risorse che lavorano per aiutarmi nello sviluppo del business. Dopo un iniziale periodo di “costruzione”, sono finalmente arrivate le prima soddisfazioni. Il mercato sta, paradossalmente al periodo negativo che stiamo vivendo, reagendo molto bene. Sono in una nicchia di mercato (quella delle luci e del decor made in Puglia), in cui le persone credono molto. Con il coronavirus c’è anche più voglia e possibilità di viversi la propria casa e perché no decorarla nel giusto modo prediligendo la qualità del fatto a mano che il nostro paese sa offrirci. 

Dopo aver collaborato alla sfilata di Dior a Lecce, quale altra 'grande impresa' vorresti realizzare con Hartesans? 
Non ho collaborato direttamente alla sfilata di Dior a Lecce, evento che ha dato grande visibilità a questa tipologia di luminarie, ma l’evento ha sicuramente ampliato l’eco di queste meravigliose luci tipicamente pugliesi in tutto il mondo. Il progetto andrà avanti e vedrà comunque proporre altre creazioni tipicamente locali ma sempre di nicchia e di buon gusto. Ho voglia di continuare a portare “il bello” e l’eleganza della mia regione, ovunque nel mondo. 


Chi sono i clienti di Hartesans? 
I clienti di Hartesans sono persone in grado di capire la bellezza di nicchia. I compratori di Hartesans attendono il prodotto anche per due/tre settimane ma apprezzano questa attesa. I riscontri che riesco ad avere mi fanno capire il perché di quell’attesa e cioè il tempo di attesa è diventato parte del valore del prodotto, in un mondo sempre più veloce, in cui si acquista in maniera sempre meno sostenibile, ridare valore all’unicità è un’esperienza unica, produciamo solo all’arrivo dell’ordine anche per dare valore alla singola creazione ed evitare gli sprechi di un tipico negozio con magazzino e con i prodotti tutti uguali. 

Dopo aver ridato risalto all'artigianato pugliese, quale altra sfida vorresti intraprendere? 
Vorrei che questo progetto diventi parte integrante del mio percorso di crescita personale e professionale, una volta avviato il tutto mi piacerebbe continuare a svilupparlo creando perché no partnership internazionali e crescere con le vendite soprattutto all’estero. Poi perché no magari un giorno tornare in una grande realtà aziendale e rimettere in campo la mia esperienza per aiutare altre risorse a crescere e imparare.

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