BARI - “Il modo migliore per ricordare Benedetto Petrone è lavorare perché episodi come quello del 28 novembre 1977, che hanno lasciato ferite profonde nella memoria della città e della regione, non si ripetano più". È il pensiero del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano in occasione del 43esimo anniversario della morte di Benedetto Petrone.
"Ecco perché - prosegue - la Regione si è costituita parte civile nel processo contro gli esponenti neofascisti che il 21 settembre 2018 aggredirono e ferirono dei giovani, di nuovo, in pieno centro a Bari. E con il lavoro dell’Osservatorio sui fenomeni neofascisti in Puglia seguiremo da vicino ogni rigurgito di violenza squadrista, in modo che i colpevoli non possano più nuocere.
Il nostro abbraccio oggi va a Porzia, la sorella di Benny, che in questi 43 anni ha tenuto ferma la memoria sui fatti di piazza Libertà e con lei, idealmente, lasciamo dei fiori come ogni anno sotto la lapide che ricorda il fratello”, conclude Emiliano.
"Ecco perché - prosegue - la Regione si è costituita parte civile nel processo contro gli esponenti neofascisti che il 21 settembre 2018 aggredirono e ferirono dei giovani, di nuovo, in pieno centro a Bari. E con il lavoro dell’Osservatorio sui fenomeni neofascisti in Puglia seguiremo da vicino ogni rigurgito di violenza squadrista, in modo che i colpevoli non possano più nuocere.
Il nostro abbraccio oggi va a Porzia, la sorella di Benny, che in questi 43 anni ha tenuto ferma la memoria sui fatti di piazza Libertà e con lei, idealmente, lasciamo dei fiori come ogni anno sotto la lapide che ricorda il fratello”, conclude Emiliano.
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