BARI - “Due mamme, una di Trani l’altra di Altamura, morte in questi ultimi giorni di Covid, ma non sono morti isolate o inevitabili. Sono due donne di 44 e 41 anni che non vedranno crescere i loro bambini e forse si sarebbero potute salvare se solo qualcuno si fosse occupato del loro stato di salute. Si punta il dito su deficienze del sistema sanitario regionale che le avrebbe abbandonate, ma non vedo preoccupazione né in Michele Emiliano né in Pierluigi Lopalco. Le inchieste penali aperte serviranno a fare chiarezza con i tempi che questo tipo di indagine comporta, ma la vita delle persone richiede tempestività. Noi di Fratelli d’Italia abbiamo sempre messo in guardia Emiliano e Lopalco sulla mortalità grezza e specifica da COVID in Puglia: qui si muore di Covid più che in altre regioni del Sud, del Centro, ma ora anche di alcune regioni del Nord. E’ da mesi che, insieme all’onorevole Raffaele Fitto, sollecitiamo chi gestisce e organizza la Sanità in Puglia a dare riposte derivanti da indagini di risk management, ma nulla: silenzio totale, come se al duo Emiliano-Lopalco questo primato mortale non interessasse. Così in una nota il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo, ancora una volta punta l’indice sulle inefficienze della sanità pugliese.
“Eppure il fallimento della sanità pugliese - prosegue - è sotto gli occhi di tutti: il mancato raccordo con la medicina territoriale, l'assenza di assistenza domiciliare, la difficoltà ad accedere al tampone e i tempi per ottenerne l'esito, i ritardi di stazionamento nelle ambulanze del 118 porta a una presa in carico del paziente quando è ormai troppo tardi ed è al ritardo di presa in carico che noi imputiamo l'alta mortalità. A tutto questo si aggiunga che ancora oggi in Puglia non sono somministrati tamponi rapidi antigenici mentre in altre Regioni hanno ultimato screening di popolazione e quello che viene in evidenza sono solo e sempre proclami e propaganda di cui l'ultimo esempio è l'accordo sui tamponi rapidi siglato con i medici di famiglia perché siano loro a farli… Di fatto l'accordo è siglato e propagandato, ma di tamponi non se ne vede l'ombra. Per non parlare dei vaccini anti-influenzali: molti medici, infatti, lamentano di non ricevere le dosi ordinate da tempo e siamo ormai a dicembre, quando al pronto soccorso non si capirà più nulla quando arriverà un paziente con sintomi influenzali o sintomi covid.
“Ci rendiamo conto che tutte le nostre denunce politiche sulla mortalità non riscontrano sensibilità e presa di coscienza in Emiliano e Lopalco ma siamo certi che la morte delle due mamme di cui siamo molto addolorati, sarà capace di scuoterli e di porre rimedio con immediatezza a questa Sanità inefficiente e sgangherata. Speriamo che si diano da dare!”, conclude Zullo.