Al via domani 'Prime Minister Puglia', la scuola di comunicazione politica rivolta a giovani donne
BARI - Partono domani mattina le lezioni online di “Prime Minister Puglia”, la scuola di attivazione civica e di comunicazione politica rivolta a ragazze di età compresa fra 14 e 19 anni che vogliono intraprendere un percorso di formazione, intesa come capacità di interpretare e guidare la società.
Il progetto del liceo barese Bianchi Dottula vede la collaborazione e il patrocinio dell’assessorato comunale al Welfare con la Biblioteca delle donne di Bari (Bidoba), il dipartimento Disum, del Cisgug e del Festival delle donne e dei saperi di genere di Uniba, del Corecom Puglia,dell’associazione di docenti Sisus.
Le partecipanti vivranno un’esperienza di empowerment, che passa dal rafforzamento delle loro conoscenze e delle competenze trasversali per creare una comunità pronta a sostenerle.
Obiettivo del progetto è che tutte le giovani donne coinvolte possano acquisire consapevolezza delle proprie capacità e diventare agenti di cambiamento nelle proprie scuole, comunità, città, nazioni.
Ad aderire alla scuola - completamente gratuita - 110 ragazze pugliesi provenienti da tutte le province, che al momento dell’adesione hanno esposto le ragioni del loro interesse verso la “cosa pubblica”. Sono ragazze variamente impegnate nel sociale, nel volontariato e che intendono perfezionare il loro impegno civico o che chiedono di approfondire le proprie conoscenze sui temi della politica. La provincia più rappresentata è quella di Bari (con il capoluogo e le città di Molfetta, Conversano e Noci), seguita dalla Bat (Andria e Trani su tutte), quindi Taranto, Brindisi e Foggia. La fascia di età più rappresentata è quella compresa tra 14 e 15 anni, seguita a ruota dalle 16/17enni.
La prima lezione, in programma domani alle ore 9, ha per tema “Politica orizzontale, politica verticale: partecipazione o leadership?” si aprirà con i saluti istituzionali dell’assessora al Welfare Francesca Bottalico, cui seguiranno gli approfondimenti affidati a Lea Durante, docente Uniba e direttrice del Centro interuniversitario di ricerca per gli studi gramsciani, e Paola Natalicchio, giornalista e scrittrice.
Le studentesse, al termine delle due lezioni, durante le quali potranno porre domande, si divideranno in gruppi in “stanze online” per l’attività laboratoriale, seguite da docenti-tutor, in preparazione dell’incontro pomeridiano. Dopo la pausa pranzo, si terrà l’incontro con la giornalista e scrittrice Flavia Perina. Alle studentesse sarà consegnato un “Dizionario di democrazia partecipativa” (delle dispense) sui temi trattati al mattino che sarà utile a chiarire l’uso di termini più complessi.
“L’assessorato al Welfare è lieto di sostenere e patrocinare questo progetto di formazione rivolto a giovani donne - commenta l’assessora Bottalico - nato in un contesto politico ed economico in cui la presenza femminile nelle posizioni apicali è ancora troppo limitata. Intendiamo così offrire, in rete con altre realtà, un approccio complessivo ai temi della cittadinanza consapevole, che sia di stimolo alla capacità di leggere e interpretare le dinamiche in atto in maniera critica e costruttiva. Ringrazio tutta la rete dei promotori e degli organizzatori e sono orgogliosa che questa scuola nasca all’interno della Biblioteca delle donne, che abbiamo fortemente sostenuto assieme all’università e al Corecom Puglia”.
Il progetto del liceo barese Bianchi Dottula vede la collaborazione e il patrocinio dell’assessorato comunale al Welfare con la Biblioteca delle donne di Bari (Bidoba), il dipartimento Disum, del Cisgug e del Festival delle donne e dei saperi di genere di Uniba, del Corecom Puglia,dell’associazione di docenti Sisus.
Le partecipanti vivranno un’esperienza di empowerment, che passa dal rafforzamento delle loro conoscenze e delle competenze trasversali per creare una comunità pronta a sostenerle.
Obiettivo del progetto è che tutte le giovani donne coinvolte possano acquisire consapevolezza delle proprie capacità e diventare agenti di cambiamento nelle proprie scuole, comunità, città, nazioni.
Ad aderire alla scuola - completamente gratuita - 110 ragazze pugliesi provenienti da tutte le province, che al momento dell’adesione hanno esposto le ragioni del loro interesse verso la “cosa pubblica”. Sono ragazze variamente impegnate nel sociale, nel volontariato e che intendono perfezionare il loro impegno civico o che chiedono di approfondire le proprie conoscenze sui temi della politica. La provincia più rappresentata è quella di Bari (con il capoluogo e le città di Molfetta, Conversano e Noci), seguita dalla Bat (Andria e Trani su tutte), quindi Taranto, Brindisi e Foggia. La fascia di età più rappresentata è quella compresa tra 14 e 15 anni, seguita a ruota dalle 16/17enni.
La prima lezione, in programma domani alle ore 9, ha per tema “Politica orizzontale, politica verticale: partecipazione o leadership?” si aprirà con i saluti istituzionali dell’assessora al Welfare Francesca Bottalico, cui seguiranno gli approfondimenti affidati a Lea Durante, docente Uniba e direttrice del Centro interuniversitario di ricerca per gli studi gramsciani, e Paola Natalicchio, giornalista e scrittrice.
Le studentesse, al termine delle due lezioni, durante le quali potranno porre domande, si divideranno in gruppi in “stanze online” per l’attività laboratoriale, seguite da docenti-tutor, in preparazione dell’incontro pomeridiano. Dopo la pausa pranzo, si terrà l’incontro con la giornalista e scrittrice Flavia Perina. Alle studentesse sarà consegnato un “Dizionario di democrazia partecipativa” (delle dispense) sui temi trattati al mattino che sarà utile a chiarire l’uso di termini più complessi.
“L’assessorato al Welfare è lieto di sostenere e patrocinare questo progetto di formazione rivolto a giovani donne - commenta l’assessora Bottalico - nato in un contesto politico ed economico in cui la presenza femminile nelle posizioni apicali è ancora troppo limitata. Intendiamo così offrire, in rete con altre realtà, un approccio complessivo ai temi della cittadinanza consapevole, che sia di stimolo alla capacità di leggere e interpretare le dinamiche in atto in maniera critica e costruttiva. Ringrazio tutta la rete dei promotori e degli organizzatori e sono orgogliosa che questa scuola nasca all’interno della Biblioteca delle donne, che abbiamo fortemente sostenuto assieme all’università e al Corecom Puglia”.