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ROMA - L’annuncio dell’impegno sul clima di Joe Biden arriva dopo che l’ultimo decennio è stato il più caldo di sempre sul pianeta con una temperatura media sulla superficie della terra e degli oceani superiore addirittura di 0,82 gradi celsius rispetto alla media del ventesimo secolo. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Noaa, il National Climatic Data Centre, nel commentare l’annuncio del presidente americano sul rientro degli Stati Uniti nell’accordo di Parigi, negoziato da Barack Obama con l’intesa del 12 dicembre 2015 e ratificato dall’Italia il 26 ottobre 2016.
Si tratta – sottolinea la Coldiretti - della conferma della tendenza al surriscaldamento del pianeta con il 2020 che è stato a livello globale il secondo anno più caldo da quanto sono iniziate le rilevazioni nel 1880, preceduto solo dal bollente 2016. La tendenza al surriscaldamento colpisce anche in Italia dove l’anno appena trascorso si classifica come il secondo più caldo mai registrato in Italia dal 1800, con una temperatura di oltre un grado (+1,04 gradi) più elevata rispetto la media storica, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Isac Cnr.
Ma nel 2020 – continua la Coldiretti – si sono verificate lungo la Penisola anche un totale di 1500 eventi climatici estremi. Si accentua infatti quest’anno – sottolinea la Coldiretti – la tendenza all’ innalzamento della colonnina di mercurio ormai strutturale in Italia dove la classifica degli anni più caldi negli ultimi due secoli si concentra nell’ultimo periodo e comprende nell’ordine – precisa la Coldiretti – anche il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2003.
Gli effetti – sottolinea la Coldiretti – si sono già fatti sentire a livello globale, europeo e nazionale con il divampare degli incendi e una drastica riduzione dei ghiacciai. Il cambiamento climatico si è manifestato peraltro con una evidente tendenza alla tropicalizzazione accompagnata da – continua la Coldiretti – una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi.
Il ripetersi di eventi estremi sono costati all’agricoltura italiana oltre 14 miliardi di euro in un decennio tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne. L’agricoltura – conclude la Coldiretti – è infatti l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli.