GENOVA - MSC Grandiosa salperà questa sera da Genova, dopo la temporanea sospensione delle crociere avvenuta durante le festività natalizie, dando così il via alla ripresa del comparto crocieristico nel 2021 in Mediterraneo. L’ammiraglia della flotta MSC - che era già stata la prima nave al mondo a ripartire, lo scorso 16 agosto, dopo i mesi del primo lockdown - torna a proporre i classici itinerari di una settimana settimanali nel Mare Nostrum, con tappe a Civitavecchia, Napoli, Palermo e Malta.
“Siamo consapevoli che gli occhi del mondo - in particolare quelli del settore turistico, ancora fermo per la pandemia - continuano ad essere puntati sull’Italia. Un Paese che per primo è riuscito a rimettere in moto un comparto come quello crocieristico, che a livello nazionale vale 14 miliardi di euro e genera occupazione per 120.000 persone, rappresentando così un importante volano anche per altri settori attualmente ancora fermi”, ha spiegato Leonardo Massa, Managing Director di MSC Crociere. “Il protocollo di salute e sicurezza messo a punto da MSC Crociere, insieme ad esperti internazionali e alle autorità italiane, ci ha già consentito, tra agosto e dicembre del 2020, di portare in crociera in piena sicurezza oltre 30.000 persone, e viene oggi utilizzato come modello per supportare la possibile ripartenza del settore crociere insieme ad altri comparti dell’ospitalità in altri Paesi del mondo”.
Per ridurre al minimo gli spostamenti necessari a raggiungere la nave per imbarcarsi, MSC Crociere offre a tutti i suoi ospiti la possibilità di iniziare e terminare la crociera scegliendo il porto più vicino a casa tra quelli previsti dall’itinerario. Una volta raggiunto il terminal crociere, gli ospiti dovranno sottoporsi ai controlli previsti dal protocollo di salute e sicurezza, tra cui il tampone antigene; successivamente potranno salire a bordo, entrando di fatto in una sorta di “bolla” sanitaria e di protezione sociale per tutta la durata della crociera. Anche chi scenderà a terra per visitare i luoghi toccati dalla nave, infatti, continuerà a restare all’interno di una “bolla” che impedisce contatti con chi non è stato sottoposto a tampone e prevede solo visite in aree sanificate e protette; questo, anche a tutela delle popolazioni locali che, in tal modo, non entreranno a loro volta in contatto con i crocieristi. Le escursioni, possibili esclusivamente in questa “modalità protetta”, saranno organizzate solo nelle zone gialle e arancioni.
Il protocollo, oltre allo screening universale con il tampone antigene obbligatorio per tutti i passeggeri e membri dell’equipaggio prima dell’imbarco, prevede una serie di misure igienico-sanitarie ulteriormente rafforzate in tutti gli ambienti della nave, il distanziamento sociale a bordo, l'uso di maschere nelle aree pubbliche, l’uso di un braccialetto smart in grado di risalire, se necessario, a un tracciamento dei contatti più stretti avuti nel corso della crociera, sempre nel rispetto della privacy. Inoltre, il protocollo è stato progettato da MSC Crociere per rispondere alle possibili evoluzioni della situazione a terra e per questa ragione, ad esempio, sono state introdotte nuove misure, tra cui un secondo tampone a metà crociera per gli ospiti e tamponi settimanali per tutto l'equipaggio.
Grazie al protocollo, a bordo della nave è possibile godersi pienamente l’esperienza della crociera, così come avveniva prima della pandemia e, grazie alla riduzione della capacità passeggeri, vi sono maggiori spazi a disposizione, tanto che il gradimento degli ospiti è ulteriormente salito. Sulla nave è possibile andare al ristorante, assistere agli spettacoli a teatro, partecipare alle attività di intrattenimento, utilizzare le piscine, l’area fitness, il centro benessere di bordo e tutte quelle attività classiche previste di solito sulle navi da crociera.
“Gli oltre 30 mila ospiti che hanno navigato dallo scorso agosto su MSC Crociere hanno definito la loro esperienza come una delle vacanze più sicure e nel contempo divertenti”, ha aggiunto Massa. “Questo rappresenta per noi la migliore conferma di aver intrapreso un percorso corretto e adatto a farci ripartire nel modo più sicuro possibile. Desidero ringraziare, a nome di MSC Crociere, le istituzioni e le autorità italiane che hanno contribuito a definire insieme a noi un protocollo sanitario che mette in campo tutte le conoscenze e le tecnologie disponibili”.
“Siamo consapevoli che gli occhi del mondo - in particolare quelli del settore turistico, ancora fermo per la pandemia - continuano ad essere puntati sull’Italia. Un Paese che per primo è riuscito a rimettere in moto un comparto come quello crocieristico, che a livello nazionale vale 14 miliardi di euro e genera occupazione per 120.000 persone, rappresentando così un importante volano anche per altri settori attualmente ancora fermi”, ha spiegato Leonardo Massa, Managing Director di MSC Crociere. “Il protocollo di salute e sicurezza messo a punto da MSC Crociere, insieme ad esperti internazionali e alle autorità italiane, ci ha già consentito, tra agosto e dicembre del 2020, di portare in crociera in piena sicurezza oltre 30.000 persone, e viene oggi utilizzato come modello per supportare la possibile ripartenza del settore crociere insieme ad altri comparti dell’ospitalità in altri Paesi del mondo”.
Per ridurre al minimo gli spostamenti necessari a raggiungere la nave per imbarcarsi, MSC Crociere offre a tutti i suoi ospiti la possibilità di iniziare e terminare la crociera scegliendo il porto più vicino a casa tra quelli previsti dall’itinerario. Una volta raggiunto il terminal crociere, gli ospiti dovranno sottoporsi ai controlli previsti dal protocollo di salute e sicurezza, tra cui il tampone antigene; successivamente potranno salire a bordo, entrando di fatto in una sorta di “bolla” sanitaria e di protezione sociale per tutta la durata della crociera. Anche chi scenderà a terra per visitare i luoghi toccati dalla nave, infatti, continuerà a restare all’interno di una “bolla” che impedisce contatti con chi non è stato sottoposto a tampone e prevede solo visite in aree sanificate e protette; questo, anche a tutela delle popolazioni locali che, in tal modo, non entreranno a loro volta in contatto con i crocieristi. Le escursioni, possibili esclusivamente in questa “modalità protetta”, saranno organizzate solo nelle zone gialle e arancioni.
Il protocollo, oltre allo screening universale con il tampone antigene obbligatorio per tutti i passeggeri e membri dell’equipaggio prima dell’imbarco, prevede una serie di misure igienico-sanitarie ulteriormente rafforzate in tutti gli ambienti della nave, il distanziamento sociale a bordo, l'uso di maschere nelle aree pubbliche, l’uso di un braccialetto smart in grado di risalire, se necessario, a un tracciamento dei contatti più stretti avuti nel corso della crociera, sempre nel rispetto della privacy. Inoltre, il protocollo è stato progettato da MSC Crociere per rispondere alle possibili evoluzioni della situazione a terra e per questa ragione, ad esempio, sono state introdotte nuove misure, tra cui un secondo tampone a metà crociera per gli ospiti e tamponi settimanali per tutto l'equipaggio.
Grazie al protocollo, a bordo della nave è possibile godersi pienamente l’esperienza della crociera, così come avveniva prima della pandemia e, grazie alla riduzione della capacità passeggeri, vi sono maggiori spazi a disposizione, tanto che il gradimento degli ospiti è ulteriormente salito. Sulla nave è possibile andare al ristorante, assistere agli spettacoli a teatro, partecipare alle attività di intrattenimento, utilizzare le piscine, l’area fitness, il centro benessere di bordo e tutte quelle attività classiche previste di solito sulle navi da crociera.
“Gli oltre 30 mila ospiti che hanno navigato dallo scorso agosto su MSC Crociere hanno definito la loro esperienza come una delle vacanze più sicure e nel contempo divertenti”, ha aggiunto Massa. “Questo rappresenta per noi la migliore conferma di aver intrapreso un percorso corretto e adatto a farci ripartire nel modo più sicuro possibile. Desidero ringraziare, a nome di MSC Crociere, le istituzioni e le autorità italiane che hanno contribuito a definire insieme a noi un protocollo sanitario che mette in campo tutte le conoscenze e le tecnologie disponibili”.
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