ROMA - Il servizio per ricevere il rimborso sugli acquisti online a volte può non funzionare o avere ritardi nei calcoli. PagoPa ha spiegato quali sono i motivi principali e come richiedere eventuali verifiche.
“Alla luce delle segnalazioni dei partecipanti che evidenziano come tema principale la non visualizzazione sull’app IO di transazioni effettuate per il Cashback, è opportuno riepilogarne le motivazioni posto che il mancato conteggio di alcune operazioni corrisponde esclusivamente a casi circoscritti. Si tratta di tempistiche tecniche indipendenti dall’app IO e che in nessun modo inficiano sull’eventuale diritto al rimborso. In questi casi, le transazioni valide per il Cashback saranno sempre recuperate dal sistema”, puntualizza PagoPA.
Riguardo all’implementazione del programma, PagoPA spiega che “una transazione potrebbe non essere stata riconosciuta perché gestita tramite Acquirer non ancora convenzionati; si tratta dei soggetti che forniscono i dispositivi di accettazione (come i POS) agli esercizi commerciali”. “Oppure la transazione potrebbe non essere stata registrata perché avvenuta attraverso uno strumento di pagamento che al momento non è ancora possibile registrare per il Cashback, ad esempio una carta valida sia come PagoBancomat sia come carta di debito sul secondo circuito; app come Apple Pay, Google Pay o simili.
“Alla luce delle segnalazioni dei partecipanti che evidenziano come tema principale la non visualizzazione sull’app IO di transazioni effettuate per il Cashback, è opportuno riepilogarne le motivazioni posto che il mancato conteggio di alcune operazioni corrisponde esclusivamente a casi circoscritti. Si tratta di tempistiche tecniche indipendenti dall’app IO e che in nessun modo inficiano sull’eventuale diritto al rimborso. In questi casi, le transazioni valide per il Cashback saranno sempre recuperate dal sistema”, puntualizza PagoPA.
Riguardo all’implementazione del programma, PagoPA spiega che “una transazione potrebbe non essere stata riconosciuta perché gestita tramite Acquirer non ancora convenzionati; si tratta dei soggetti che forniscono i dispositivi di accettazione (come i POS) agli esercizi commerciali”. “Oppure la transazione potrebbe non essere stata registrata perché avvenuta attraverso uno strumento di pagamento che al momento non è ancora possibile registrare per il Cashback, ad esempio una carta valida sia come PagoBancomat sia come carta di debito sul secondo circuito; app come Apple Pay, Google Pay o simili.