BARI - "L’incontro odierno delle organizzazioni sindacali con il Presidente Emiliano, gli assessori Leo, Lopalco,
Maurodinoia, e il direttore dell’USR Cammalleri, si è concluso da poco con una parziale battuta di arresto
da parte del Presidente rispetto a quanto preannunciato nelle ore precedenti circa la volontà di una
riconferma dell’ordinanza n. 433 del 3 dicembre scorso estesa anche al secondo ciclo". Così in una nota Claudio Menga, Segr. FLC CGIL Puglia.
"La FLC CGIL - prosegue Menga -, unitamente a tutte le organizzazioni sindacali, ha espresso la propria contrarietà 1. contro la riproposizione di un modello di didattica in presenza adottabile a domanda dalle famiglie ora esteso addirittura anche al secondo ciclo 2. contro lo scaglionamento degli ingressi per le scuole del secondo ciclo per gli effetti devastanti sull'organizzazione del lavoro e della didattica che comporta. Abbiamo proposto di non ricorrere a una nuova ordinanza regionale, quindi lasciare esclusivamente quanto previsto dal DPCM per la prima settimana di rientro, anche per consentire una gestione più distesa nell’organizzazione delle attività didattiche, senza ingressi scaglionati in tutta la regione e istituendo una cabina di regia e di coordinamento regionale insieme alla prefettura del capoluogo di regione per valutare le condizioni per il mantenimento del turno unico nel secondo ciclo. Abbiamo ribadito che, con la riproposizione del modello di ordinanza precedente, si sarebbe riproposto anche il problema delle giustificazioni delle assenze determinate per ordinanza. Al termine degli interventi sindacali, il Presidente Emiliano ha sintetizzato affermando che, prima di assumere qualunque decisione, nelle prossime ore valuterà quanto segue: 1. qualora la regione si orienterà a riproporre la stessa ordinanza, comunque non sarà consentita la possibilità di frequenza “a intermittenza”, per cui la scelta delle famiglie dovrà essere univoca e valere per tutto il periodo di vigenza dell'ordinanza 2. entro le prossime 24 ore verificherà la possibilità di prorogare di una settimana le vacanze legate al periodo natalizio o, in alternativa, potrebbe anche valutare di sospendere le attività didattiche in presenza per almeno una settimana 3. in alternativa a quanto sopra, invertire la logica della precedente ordinanza nel senso che in tutti i gradi di scuola si va in didattica a distanza, ad esclusione dei casi già previsti dal DPCM e dei casi riguardanti le famiglie con oggettive difficoltà nel garantire la didattica a distanza. In conclusione: esprimiamo una valutazione di moderata soddisfazione per il diverso orientamento assunto dal Presidente dopo l’incontro di questa mattina, e ci riserviamo, ovviamente, la valutazione definitiva una volta che l’ordinanza sarà adottata", conclude Menga.
"La FLC CGIL - prosegue Menga -, unitamente a tutte le organizzazioni sindacali, ha espresso la propria contrarietà 1. contro la riproposizione di un modello di didattica in presenza adottabile a domanda dalle famiglie ora esteso addirittura anche al secondo ciclo 2. contro lo scaglionamento degli ingressi per le scuole del secondo ciclo per gli effetti devastanti sull'organizzazione del lavoro e della didattica che comporta. Abbiamo proposto di non ricorrere a una nuova ordinanza regionale, quindi lasciare esclusivamente quanto previsto dal DPCM per la prima settimana di rientro, anche per consentire una gestione più distesa nell’organizzazione delle attività didattiche, senza ingressi scaglionati in tutta la regione e istituendo una cabina di regia e di coordinamento regionale insieme alla prefettura del capoluogo di regione per valutare le condizioni per il mantenimento del turno unico nel secondo ciclo. Abbiamo ribadito che, con la riproposizione del modello di ordinanza precedente, si sarebbe riproposto anche il problema delle giustificazioni delle assenze determinate per ordinanza. Al termine degli interventi sindacali, il Presidente Emiliano ha sintetizzato affermando che, prima di assumere qualunque decisione, nelle prossime ore valuterà quanto segue: 1. qualora la regione si orienterà a riproporre la stessa ordinanza, comunque non sarà consentita la possibilità di frequenza “a intermittenza”, per cui la scelta delle famiglie dovrà essere univoca e valere per tutto il periodo di vigenza dell'ordinanza 2. entro le prossime 24 ore verificherà la possibilità di prorogare di una settimana le vacanze legate al periodo natalizio o, in alternativa, potrebbe anche valutare di sospendere le attività didattiche in presenza per almeno una settimana 3. in alternativa a quanto sopra, invertire la logica della precedente ordinanza nel senso che in tutti i gradi di scuola si va in didattica a distanza, ad esclusione dei casi già previsti dal DPCM e dei casi riguardanti le famiglie con oggettive difficoltà nel garantire la didattica a distanza. In conclusione: esprimiamo una valutazione di moderata soddisfazione per il diverso orientamento assunto dal Presidente dopo l’incontro di questa mattina, e ci riserviamo, ovviamente, la valutazione definitiva una volta che l’ordinanza sarà adottata", conclude Menga.