Coldiretti: da Biden dazi su 1/2 mld di Made in Italy a tavola
Resta salvo invece il vino tricolore mentre – sottolinea la Coldiretti – vengono confermate tariffe aggiuntive sui vini, il cognac e brandy francesi e tedeschi principali concorrenti del Made in Italy, che erano stati inseriti nell’elenco dei prodotti tassati a partire dal 12 gennaio 2021. Un vantaggio competitivo per il vino italiano che è la principale voce dell’esportazioni agroalimentari nazionali in Usa per un valore di circa 1,5 miliardi. Si tratta – continua la Coldiretti – dell’ultimo capitolo della guerra commerciale iniziata da Donald Trump che contrappone l’Unione Europea agli Stati Uniti nella disputa sugli aiuti al settore aereonautico che coinvolge l’americana Boeing e l’europea Airbus sulla quale è intervenuto anche in Wto autorizzando prima gli Usa e poi l’Ue ad applicare dazi.
L’ufficio del Rappresentante commerciale degli Stati Uniti (Ustr) – riferisce la Coldiretti – ha concordato con l’industria statunitense che non era necessario rivedere le tariffe esistenti sui beni europei in questo momento, astenendosi da modifiche che sarebbero state possibili durante la revisione periodica. Una decisione – riferisce la Coldiretti – apprezzata dall’Unione europea che ha affermato di essere pronta a lavorare per risolvere le controversie commerciali.
E proprio per favorire la ripresa delle relazioni dall’Italia con destinazione Casa Bianca, in dono al nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America, è partita – rivela la Coldiretti – una forma di Grana Padano Riserva stagionata oltre 20 mesi da circa 40 chili dipinta per meta’ con il tricolore italiano e per l’altra meta’ a stelle e strisce.
“Con il nuovo presidente Usa Biden occorre ora avviare un dialogo costruttivo ed superare uno scontro dagli scenari inediti e preoccupanti che rischia di determinare un pericoloso effetto valanga sull’economia e sulle relazioni tra Paesi alleati in un momento drammatico per gli effetti della pandemia” conclude il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “gli Stati Uniti rappresentano nell’agroalimentare Made in Italy il primo mercato di sbocco fuori dai confini comunitari per un valore record vicino ai 5 miliardi nel 2020, in crescita del 5% secondo la proiezione Coldiretti su dati Istat”.
La conferma dei dazi arriva – conclude la Coldiretti – a poco meno di un anno e mezzo dall’entrata in vigore il 18 ottobre 2019 in Usa di una tariffa aggiuntiva del 25% su una lunga lista di prodotti importati dall’Italia e dall’unione Europea, per iniziativa di Donald Trump alla quale ha fatto successivamente seguito una escalation che ha portato all’entrata in vigore il 10 novembre 2019 di tariffe aggiuntive della Ue sui prodotti Usa pari al 15% per gli aerei che salgono al 25% su ketchup, formaggio cheddar, noccioline, cotone e patate insieme a trattori, consolle e video giochi alla quale gli Stati Uniti hanno replicato colpendo l’importazione di parti di produzione di aeromobili provenienti da Francia e Germania, i vini, il cognac e brandy francesi e tedeschi, che sono inseriti nell’elenco dei prodotti tassati a partire dal 12 gennaio 2021.