ROMA - Secondo il ministro Speranza, il 17,8% dei
contagi in Italia è relativo alla variante
scoperta in Inghilterra e presto diventerà
la principale nel Paese. Dalla Valle d'Aosta
alla Sicilia, ecco dove sono stati segnalati
i casi.
La variante circola soprattutto nel centro del Paese, come in parte era già noto, è cioè tra Umbria, Marche, Abruzzo, Emilia che hanno percentuali superiori alla media. Oggi del tema si parlerà nel corso del Cts. La variante inglese del virus SarsCov2 è probabilmente destinata - secondo gli studi dell'Istituto superiore di sanità - a diventare quella prevalente in poco tempo. "In 5-6 settimane la variante inglese potrebbe sostituire il virus SarsCov2 ora circolante", ha dichiarato Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità, aggiungendo poi che comunque risponde al vaccino.
"Per l’indagine è stato chiesto ai laboratori delle Regioni e Province autonome di selezionare dei sottocampioni di casi positivi e di sequenziare il genoma del virus, secondo le modalità descritte nella circolare del ministero della Salute dello scorso 8 febbraio - rendono noto dal ministero alla Salute - I campioni analizzati sono stati in totale 852 per 82 laboratori, provenienti da 16 regioni e province autonome, ripartiti in base alla popolazione. Il risultato medio è in linea con quello di altre survey condotte in Europa. Il range di prevalenze sembra suggerire una diversa maturità della sub-epidemia determinata probabilmente da differenze nella data di introduzione della variante stessa. È presumibile pertanto che tali differenze vadano ad appiattirsi nel corso del tempo".
La variante circola soprattutto nel centro del Paese, come in parte era già noto, è cioè tra Umbria, Marche, Abruzzo, Emilia che hanno percentuali superiori alla media. Oggi del tema si parlerà nel corso del Cts. La variante inglese del virus SarsCov2 è probabilmente destinata - secondo gli studi dell'Istituto superiore di sanità - a diventare quella prevalente in poco tempo. "In 5-6 settimane la variante inglese potrebbe sostituire il virus SarsCov2 ora circolante", ha dichiarato Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità, aggiungendo poi che comunque risponde al vaccino.
"Per l’indagine è stato chiesto ai laboratori delle Regioni e Province autonome di selezionare dei sottocampioni di casi positivi e di sequenziare il genoma del virus, secondo le modalità descritte nella circolare del ministero della Salute dello scorso 8 febbraio - rendono noto dal ministero alla Salute - I campioni analizzati sono stati in totale 852 per 82 laboratori, provenienti da 16 regioni e province autonome, ripartiti in base alla popolazione. Il risultato medio è in linea con quello di altre survey condotte in Europa. Il range di prevalenze sembra suggerire una diversa maturità della sub-epidemia determinata probabilmente da differenze nella data di introduzione della variante stessa. È presumibile pertanto che tali differenze vadano ad appiattirsi nel corso del tempo".