LECCE - La Regione Puglia investe sulla formazione universitaria e lo fa con l’Università del Salento decidendo di finanziare l’innovativo corso di laurea in MED-TEC (Medicina e Chirurgia e Ingegneria Biomedica).
“È una giornata assolutamente storica per la Puglia – ha dichiarato il Presidente della Regione Michele Emiliano – e in particolare per una delle città più belle di Italia che io ho sempre immaginato come una grande fonte di attrazione di cultura e di formazione.
Lecce è una città fatta apposta per studiare, per comprender il mondo, per fare ricerca scientifica, sono felicissimo che questo traguardo sia finalmente a portata di mano”.
“Quando qualche anno fa - ha continuato Emiliano - il professor Domenico Laforgia mi lanciò questa idea sembrava un azzardo, in un mondo molto complesso come quello dell’Accademia, e invece grazie alla maturità della Puglia e delle altre università pugliesi questo progetto ha preso forma. È stato un cammino comune che corrisponderà al rafforzamento della formazione dei nostri giovani. La Puglia non solo ha bisogno di medici, ma soprattutto di tutto quello che c’è attorno ad una facoltà universitaria: penso, ad esempio, a tutto quel lavoro che si sta facendo nell’Università del Salento con riferimento alle biotecnologie e a tutto il distretto biomedico. Devo dire che ci riteniamo fortunati di avere in questa fase come Ministro della transizione ecologica il professor Cingolani, mio amico personale e soprattutto uno straordinario scienziato dell’innovazione”. “Dopo la vocazione turistica, industriale, manifatturiera - ha concluso Emiliano - la vocazione alla ricerca scientifica e alla formazione di alto livello per Lecce è un elemento fortissimo”.
Sarà un percorso di studi universitari che disegnerà il nuovo volto dei medici di domani: lo scopo è quello di arricchire la professionalità del medico chirurgo con competenze tecnologiche e metodologiche specifiche nell’ambito dell’Ingegneria biomedica, avendo quale obiettivo formativo specifico quello di formare una figura professionale che, oltre ad essere in grado di esercitare la professione medico chirurgica, sia in grado di applicare o sviluppare soluzioni tecnologiche nella direzione della prevenzione e cura delle malattie, del supporto all’invecchiamento e alle emergenze sanitarie.
“Io credo che sia davvero una giornata storica - ha dichiarato l’Assessore Pier Luigi Lopalco - sono decenni che aspettavamo che anche nella provincia di Lecce si potesse avere la possibilità di formare una nuova generazione di medici. Quello che sta avvenendo è non solo un fatto storico, ma è anche votato di alcuni elementi di innovazione e originalità che sono davvero da sottolineare. Il corso di laurea che si attiverà presso l’Università del Salento sarà molto innovativo. Chi farà questa scelta non solo avrà un percorso formativo da medico e quindi avrà una laurea in medicina e chirurgia, ma con uno sforzo aggiuntivo con pochi altri crediti potrà anche prendere una seconda laurea in ingegneria biomedica. Sarà quindi un percorso per formare una nuova generazione di medici che avranno anche questa forte componente e forti conoscenze nei campi delle nuove tecnologie”.
“Un obiettivo raggiunto - ha dichiarato l’assessore Sebastiano Leo - grazie a un lavoro di squadra incredibile. Tutte le istituzioni, Comune, Provincia, Università e Regione Puglia hanno lavorato unite per raggiungere questo obiettivo e potenziare un’offerta formativa già eccellente. E con la pandemia abbiamo imparato bene quanto sia importante mettere al centro dell’agenda politica il tema della formazione e della salute”.
Secondo il Rettore Fabio Pollice “non si tratta solo di un progetto per Lecce, ma è un progetto per l’intera Puglia. Stiamo costruendo una visione assolutamente innovativa per attrarre intelligenze e che faccia della nostra regione un centro di innovazione e di ricerche a livello internazionale”.
"Oggi - ha dichiarato il Sindaco di Lecce Carlo Salvemini - presentiamo il risultato di un lavoro al quale tanti prima di noi si sono dedicati. Ci sono numerose impronte su questo provvedimento, che andiamo ad annunciare significativamente in un anno decisivo per la nostra storia, ancora nel pieno della pandemia e degli enormi sforzi che la scienza sta compiendo per mettervi fine. Il corso di laurea ribadisce La crucialità di due temi: il valore della sanità pubblica territoriale, della ricerca scientifica e delle sue applicazioni e l'investimento sul capitale umano, valori sui quali definire il nostro futuro. Lecce è orgogliosa di questo nuovo percorso, che arricchisce l'offerta formativa, la sanità territoriale e crea nuove condizioni per la realizzazione di investimenti ad alto tasso tecnologico".
“Elemento guida per tutti - ha dichiarato il direttore generale della Asl Lecce Rodolfo Rollo - è stato condividere una visione finalizzata a consegnare alla Next Generation, una opportunità , quella di fare ricerca, assistenza, formazione di base e specialistica in un nuovo ambiente che è quello dell’istituendo polo ospedaliero-universitario del Salento che ha come elemento fondante la Facoltà di Medicina e Chirurgia, con le sue scuole di specializzazione e i corsi di laurea nelle professioni sanitarie”.
Gli studenti del Corso di laurea cl. LM-41 avranno, inoltre, l’opportunità di acquisire 32 CFU aggiuntivi in discipline tipiche dell’Ingegneria, di cui 24 in sovrannumero rispetto ai 360 CFU necessari per il conseguimento del titolo di laureato magistrale in “Medicina e Chirurgia”, con la finalità di ottenere un secondo titolo di laurea in “Ingegneria biomedica” (cl. L-9), nell’ambito di un piano di studi preventivamente approvato.
La Regione ha deciso di finanziare questo ambizioso progetto con lo stanziamento di 4.130.000 euro nel triennio per arruolare 66 tra docenti e ricercatori nelle due discipline (Medicina e Ingegneria biomedica) così da assicurare il primo percorso di studi multidisciplinare regionale in materia sanitaria.
Il progetto permetterà la clinicizzazione di alcune Strutture dell’ASL Lecce nell’ambito delle quali potranno essere reclutati anche medici specializzandi in misura anche superiore a quella prevista dalla dotazione organica.
Alla presentazione erano presenti anche gli assessori regionali Alessandro Delli Noci e Anna Grazia Maraschio, il capo di Gabinetto Claudio Stefanazzi, la presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi, il presidente dell’ordine dei Medici della provincia di Lecce Donato De Giorgi e le autorità cittadine e regionali.
“È una giornata assolutamente storica per la Puglia – ha dichiarato il Presidente della Regione Michele Emiliano – e in particolare per una delle città più belle di Italia che io ho sempre immaginato come una grande fonte di attrazione di cultura e di formazione.
Lecce è una città fatta apposta per studiare, per comprender il mondo, per fare ricerca scientifica, sono felicissimo che questo traguardo sia finalmente a portata di mano”.
“Quando qualche anno fa - ha continuato Emiliano - il professor Domenico Laforgia mi lanciò questa idea sembrava un azzardo, in un mondo molto complesso come quello dell’Accademia, e invece grazie alla maturità della Puglia e delle altre università pugliesi questo progetto ha preso forma. È stato un cammino comune che corrisponderà al rafforzamento della formazione dei nostri giovani. La Puglia non solo ha bisogno di medici, ma soprattutto di tutto quello che c’è attorno ad una facoltà universitaria: penso, ad esempio, a tutto quel lavoro che si sta facendo nell’Università del Salento con riferimento alle biotecnologie e a tutto il distretto biomedico. Devo dire che ci riteniamo fortunati di avere in questa fase come Ministro della transizione ecologica il professor Cingolani, mio amico personale e soprattutto uno straordinario scienziato dell’innovazione”. “Dopo la vocazione turistica, industriale, manifatturiera - ha concluso Emiliano - la vocazione alla ricerca scientifica e alla formazione di alto livello per Lecce è un elemento fortissimo”.
Sarà un percorso di studi universitari che disegnerà il nuovo volto dei medici di domani: lo scopo è quello di arricchire la professionalità del medico chirurgo con competenze tecnologiche e metodologiche specifiche nell’ambito dell’Ingegneria biomedica, avendo quale obiettivo formativo specifico quello di formare una figura professionale che, oltre ad essere in grado di esercitare la professione medico chirurgica, sia in grado di applicare o sviluppare soluzioni tecnologiche nella direzione della prevenzione e cura delle malattie, del supporto all’invecchiamento e alle emergenze sanitarie.
“Io credo che sia davvero una giornata storica - ha dichiarato l’Assessore Pier Luigi Lopalco - sono decenni che aspettavamo che anche nella provincia di Lecce si potesse avere la possibilità di formare una nuova generazione di medici. Quello che sta avvenendo è non solo un fatto storico, ma è anche votato di alcuni elementi di innovazione e originalità che sono davvero da sottolineare. Il corso di laurea che si attiverà presso l’Università del Salento sarà molto innovativo. Chi farà questa scelta non solo avrà un percorso formativo da medico e quindi avrà una laurea in medicina e chirurgia, ma con uno sforzo aggiuntivo con pochi altri crediti potrà anche prendere una seconda laurea in ingegneria biomedica. Sarà quindi un percorso per formare una nuova generazione di medici che avranno anche questa forte componente e forti conoscenze nei campi delle nuove tecnologie”.
“Un obiettivo raggiunto - ha dichiarato l’assessore Sebastiano Leo - grazie a un lavoro di squadra incredibile. Tutte le istituzioni, Comune, Provincia, Università e Regione Puglia hanno lavorato unite per raggiungere questo obiettivo e potenziare un’offerta formativa già eccellente. E con la pandemia abbiamo imparato bene quanto sia importante mettere al centro dell’agenda politica il tema della formazione e della salute”.
Secondo il Rettore Fabio Pollice “non si tratta solo di un progetto per Lecce, ma è un progetto per l’intera Puglia. Stiamo costruendo una visione assolutamente innovativa per attrarre intelligenze e che faccia della nostra regione un centro di innovazione e di ricerche a livello internazionale”.
"Oggi - ha dichiarato il Sindaco di Lecce Carlo Salvemini - presentiamo il risultato di un lavoro al quale tanti prima di noi si sono dedicati. Ci sono numerose impronte su questo provvedimento, che andiamo ad annunciare significativamente in un anno decisivo per la nostra storia, ancora nel pieno della pandemia e degli enormi sforzi che la scienza sta compiendo per mettervi fine. Il corso di laurea ribadisce La crucialità di due temi: il valore della sanità pubblica territoriale, della ricerca scientifica e delle sue applicazioni e l'investimento sul capitale umano, valori sui quali definire il nostro futuro. Lecce è orgogliosa di questo nuovo percorso, che arricchisce l'offerta formativa, la sanità territoriale e crea nuove condizioni per la realizzazione di investimenti ad alto tasso tecnologico".
“Elemento guida per tutti - ha dichiarato il direttore generale della Asl Lecce Rodolfo Rollo - è stato condividere una visione finalizzata a consegnare alla Next Generation, una opportunità , quella di fare ricerca, assistenza, formazione di base e specialistica in un nuovo ambiente che è quello dell’istituendo polo ospedaliero-universitario del Salento che ha come elemento fondante la Facoltà di Medicina e Chirurgia, con le sue scuole di specializzazione e i corsi di laurea nelle professioni sanitarie”.
Gli studenti del Corso di laurea cl. LM-41 avranno, inoltre, l’opportunità di acquisire 32 CFU aggiuntivi in discipline tipiche dell’Ingegneria, di cui 24 in sovrannumero rispetto ai 360 CFU necessari per il conseguimento del titolo di laureato magistrale in “Medicina e Chirurgia”, con la finalità di ottenere un secondo titolo di laurea in “Ingegneria biomedica” (cl. L-9), nell’ambito di un piano di studi preventivamente approvato.
La Regione ha deciso di finanziare questo ambizioso progetto con lo stanziamento di 4.130.000 euro nel triennio per arruolare 66 tra docenti e ricercatori nelle due discipline (Medicina e Ingegneria biomedica) così da assicurare il primo percorso di studi multidisciplinare regionale in materia sanitaria.
Il progetto permetterà la clinicizzazione di alcune Strutture dell’ASL Lecce nell’ambito delle quali potranno essere reclutati anche medici specializzandi in misura anche superiore a quella prevista dalla dotazione organica.
Alla presentazione erano presenti anche gli assessori regionali Alessandro Delli Noci e Anna Grazia Maraschio, il capo di Gabinetto Claudio Stefanazzi, la presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi, il presidente dell’ordine dei Medici della provincia di Lecce Donato De Giorgi e le autorità cittadine e regionali.