Incarico a Mario Draghi, le reazioni della politica
ROMA - L'ex presidente della Bce Mario Draghi riceverà da
Mattarella l'incarico per formare un
governo istituzionale.
Da Forza ltalia al Pd, da Fratelli di Italia al M5s, ecco come hanno reagito i leader delle forze politiche.
Di Battista: “Draghi apostolo elite” - Apertamente critico Alessandro Di Battista. ”Repetita iuvant…”, scrive su Fb l’esponente pentastellato rilanciando un suo articolo del 31 agosto sulla possibilità di un governo a guida Mario Draghi. Articolo in cui definisce l'ex governatore Bce "l'apostolo delle elite”. Di Battista non è l’unico del Movimento 5 Stelle a mostrare malumore. ”Nessuna fiducia ad un governo tecnico o un governo di tutti dentro. Quando gli italiani hanno avuto questa esperienza sono rimaste le ferite vive per un decennio sulla pelle di generazioni tra esodati e giovani senza futuro. O un governo politico o parola agli italiani”, twitta il deputato M5s Luigi Gallo. Il 3 febbraio, a quanto si apprende da fonti parlamentari, è stata convocata alle 15 l'assemblea congiunta dei parlamentari del M5S.
Salvini: "Nessun pregiudizio, governo è mezzo, non fine" - Nessuna chiusura preconcetta da parte del leader della Lega Matteo Salvini, che però pone le sue condizioni: "Draghi? Non dico mai si o no per pregiudizio - ha detto l'ex ministro dell'Inter a Porta a porta - Io non ne ho mai fatto una questione personale: il governo non è un fine ma è un mezzo. La Lega e il centrodestra sono le l'apertura dei cantieri, la rottamazione delle cartelle, la flat tax, un piano vaccinale serio e una riforma della giustizia. A chiunque voglia ragionare di futuro e di Italia non dico mai di sì o di no per simpatia o pregiudizio".
Forza Italia: “Valuteremo con alleati, ma c’è stima” - La parola d'ordine dentro Forza Italia ora è aspettare e valutare con gli alleati il da farsi. Di sicuro - riferisce chi ha parlato con Silvio Berlusconi - c'è soddisfazione perché come era prevedibile la maggioranza uscente si è squagliata e una stima per Mario Draghi che è antica, al punto che lo stesso Berlusconi - riferiscono le stesse fonti - ha più volte rivendicato di averlo voluto fortemente alla guida Bce.
Zingaretti: “Pronto a confronto per bene del Paese” - "Abbiamo fatto davvero di tutto per ricostruire una maggioranza, in un momento difficile. Il presidente Mattarella, che ringraziamo, con la sua iniziativa ha posto rimedio al disastro provocato dalla irresponsabile scelta della crisi di Governo. Da domani (il 3 febbraio, ndr) saremo pronti al confronto per garantire l'affermazione del bene comune del Paese”, scrive su Facebook il segretario del Pd Nicola Zingaretti. "D'accordo con Zingaretti: l'iniziativa del presidente della Repubblica riempie un vuoto determinatosi per una crisi incomprensibile. A questa iniziativa bisogna rispondere con responsabilità e generosità per il bene dell'Italia, che è l'unico fine del nostro lavoro”, gli fa eco il leader di Base riformista Lorenzo Guerini. "La nostra gratitudine e la nostra fiducia al presidente della Repubblica. Al professor Draghi un augurio di buon lavoro. L'interesse dell'Italia prima di tutto”, scrive su Twitter Andrea Marcucci, capogruppo Pd al Senato. "Non resteremo insensibili all'appello del Capo dello Stato - sottolinea il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando, a Cartabianca su Rai3 -. Ma mi ricordo l'esperienza Monti: una grande personalità è un punto di partenza importante ma non è una questione risolutiva se non si forma una maggioranza che sia in grado di accompagnare un processo politico, una cosa che verificheremo nelle prossime ore. Abbiamo già fatto l'errore che con un nome si possa riformare tutto il sistema, non faremmo un regalo a Draghi a riproporre la stessa narrativa”.
Da Forza ltalia al Pd, da Fratelli di Italia al M5s, ecco come hanno reagito i leader delle forze politiche.
Di Battista: “Draghi apostolo elite” - Apertamente critico Alessandro Di Battista. ”Repetita iuvant…”, scrive su Fb l’esponente pentastellato rilanciando un suo articolo del 31 agosto sulla possibilità di un governo a guida Mario Draghi. Articolo in cui definisce l'ex governatore Bce "l'apostolo delle elite”. Di Battista non è l’unico del Movimento 5 Stelle a mostrare malumore. ”Nessuna fiducia ad un governo tecnico o un governo di tutti dentro. Quando gli italiani hanno avuto questa esperienza sono rimaste le ferite vive per un decennio sulla pelle di generazioni tra esodati e giovani senza futuro. O un governo politico o parola agli italiani”, twitta il deputato M5s Luigi Gallo. Il 3 febbraio, a quanto si apprende da fonti parlamentari, è stata convocata alle 15 l'assemblea congiunta dei parlamentari del M5S.
Salvini: "Nessun pregiudizio, governo è mezzo, non fine" - Nessuna chiusura preconcetta da parte del leader della Lega Matteo Salvini, che però pone le sue condizioni: "Draghi? Non dico mai si o no per pregiudizio - ha detto l'ex ministro dell'Inter a Porta a porta - Io non ne ho mai fatto una questione personale: il governo non è un fine ma è un mezzo. La Lega e il centrodestra sono le l'apertura dei cantieri, la rottamazione delle cartelle, la flat tax, un piano vaccinale serio e una riforma della giustizia. A chiunque voglia ragionare di futuro e di Italia non dico mai di sì o di no per simpatia o pregiudizio".
Forza Italia: “Valuteremo con alleati, ma c’è stima” - La parola d'ordine dentro Forza Italia ora è aspettare e valutare con gli alleati il da farsi. Di sicuro - riferisce chi ha parlato con Silvio Berlusconi - c'è soddisfazione perché come era prevedibile la maggioranza uscente si è squagliata e una stima per Mario Draghi che è antica, al punto che lo stesso Berlusconi - riferiscono le stesse fonti - ha più volte rivendicato di averlo voluto fortemente alla guida Bce.
Zingaretti: “Pronto a confronto per bene del Paese” - "Abbiamo fatto davvero di tutto per ricostruire una maggioranza, in un momento difficile. Il presidente Mattarella, che ringraziamo, con la sua iniziativa ha posto rimedio al disastro provocato dalla irresponsabile scelta della crisi di Governo. Da domani (il 3 febbraio, ndr) saremo pronti al confronto per garantire l'affermazione del bene comune del Paese”, scrive su Facebook il segretario del Pd Nicola Zingaretti. "D'accordo con Zingaretti: l'iniziativa del presidente della Repubblica riempie un vuoto determinatosi per una crisi incomprensibile. A questa iniziativa bisogna rispondere con responsabilità e generosità per il bene dell'Italia, che è l'unico fine del nostro lavoro”, gli fa eco il leader di Base riformista Lorenzo Guerini. "La nostra gratitudine e la nostra fiducia al presidente della Repubblica. Al professor Draghi un augurio di buon lavoro. L'interesse dell'Italia prima di tutto”, scrive su Twitter Andrea Marcucci, capogruppo Pd al Senato. "Non resteremo insensibili all'appello del Capo dello Stato - sottolinea il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando, a Cartabianca su Rai3 -. Ma mi ricordo l'esperienza Monti: una grande personalità è un punto di partenza importante ma non è una questione risolutiva se non si forma una maggioranza che sia in grado di accompagnare un processo politico, una cosa che verificheremo nelle prossime ore. Abbiamo già fatto l'errore che con un nome si possa riformare tutto il sistema, non faremmo un regalo a Draghi a riproporre la stessa narrativa”.