BARI - "Siamo senza parole davanti al “bando ristori” con cui la Regione Puglia ha previsto lo stanziamento di circa 20 milioni di euro a beneficio di tutte quelle attività più colpite dall’emergenza economica in corso, quali attività di ristorazione con somministrazione, gli agriturismi, le gelaterie e pasticcerie, i bar e altri esercizi simili senza cucina, oltre agli alberghi". Così in una nota il consigliere regionale Paolo Pagliaro, Capogruppo La Puglia Domani.
"Era la misura che molti chiedevano - prosegue Pagliaro -, ma che è riservata soltanto alle imprese localizzate in 20 Comuni delle province di Foggia, Barletta-Andria-Trani e di Bari. Un vero e proprio schiaffo verso tutti gli altri imprenditori del resto della Regione, soprattutto per quelli salentini, tagliati completamente fuori da ogni tipo di aiuto. Il bando, infatti, interessa solo i territori che dall’8 al 14 dicembre 2020 sono stati interessati dall’estensione della zona arancione per effetto dell’ordinanza n.448/2020 firmata dal Presidente Emiliano. Un’ordinanza in piedi una settimana è bastata, insomma, per creare attività di Serie A e attività di Serie B. È bene ricordare, laddove ve ne sia la necessità, che le imprese di questi settori sono alla canna del gas esattamente da un anno e dalla Regione Puglia continuano ad essere ignorate e bistrattate. Il “bando ristori” è una misura sacrosanta - sebbene non del tutto sufficiente - ma vederlo ristretto soltanto a 20 Comuni del nord della Puglia è un vero e proprio oltraggio verso tutti gli imprenditori delle altre aree regionali, oltre che fortemente discriminatorio. Mi rivolgo, allora, al vicepresidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese, e l’Assessore regionale allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, che con così tanto entusiasmo hanno annunciato nelle scorse ore l’apertura del bando, affinché venga immediatamente prevista una integrazione al fondo per renderlo fruibile a tutte le imprese coinvolte della Regione, e quindi anche del Salento", conclude Pagliaro.
"Era la misura che molti chiedevano - prosegue Pagliaro -, ma che è riservata soltanto alle imprese localizzate in 20 Comuni delle province di Foggia, Barletta-Andria-Trani e di Bari. Un vero e proprio schiaffo verso tutti gli altri imprenditori del resto della Regione, soprattutto per quelli salentini, tagliati completamente fuori da ogni tipo di aiuto. Il bando, infatti, interessa solo i territori che dall’8 al 14 dicembre 2020 sono stati interessati dall’estensione della zona arancione per effetto dell’ordinanza n.448/2020 firmata dal Presidente Emiliano. Un’ordinanza in piedi una settimana è bastata, insomma, per creare attività di Serie A e attività di Serie B. È bene ricordare, laddove ve ne sia la necessità, che le imprese di questi settori sono alla canna del gas esattamente da un anno e dalla Regione Puglia continuano ad essere ignorate e bistrattate. Il “bando ristori” è una misura sacrosanta - sebbene non del tutto sufficiente - ma vederlo ristretto soltanto a 20 Comuni del nord della Puglia è un vero e proprio oltraggio verso tutti gli imprenditori delle altre aree regionali, oltre che fortemente discriminatorio. Mi rivolgo, allora, al vicepresidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese, e l’Assessore regionale allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, che con così tanto entusiasmo hanno annunciato nelle scorse ore l’apertura del bando, affinché venga immediatamente prevista una integrazione al fondo per renderlo fruibile a tutte le imprese coinvolte della Regione, e quindi anche del Salento", conclude Pagliaro.