BARI - “Emiliano dimostra ancora una volta che dell’istruzione e della scuola non gli importa minimamente. Lo ha fatto in maniera limpida con l’ultima ordinanza che ha disposto la chiusura di tutti i plessi scolastici regionali per ben due settimane". Così in una nota il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani.
"Il resto d’Italia - prosegue Pagliaro - cerca con fatica di ritrovare una parvenza di normalità, mentre in Puglia – confermata tra le regioni gialle per la bassa incidenza di contagi – vengono chiuse le scuole. Piazze e strade prese d’assalto, ma per il mondo dell’istruzione non sembra esserci speranza. Il presidente Emiliano, insieme a tutta la sua Giunta, sta dimostrando in questa maniera di infischiarsene non solo del diritto allo studio, ma anche dei numerosi problemi che con questa scriteriata decisone sta provocando a migliaia di famiglie pugliesi. Con la nuova ordinanza, infatti, sono state chiuse persino le scuole dell’infanzia, gettando di fatto bambini e genitori nel caos più totale. Basti pensare a quelle famiglie – e sono davvero tante – costrette a mettere davanti ad uno schermo figli di 3-4 anni, mentre i genitori devono lavorare in smart working: in pratica per ogni casa sono necessarie quattro o cinque postazioni di telelavoro. Una vera babele. I dati nelle scuole dimostrano, al contrario, che nelle aule il virus non ci circola, anzi si contiene grazie all’utilizzo continuativo di mascherine e altri dispositivi di protezione. Non è possibile, allora, scaricare sui presidi, sui docenti e sulle famiglie le proprie incapacità a garantire un accesso sicuro e controllato nelle scuole, o la propria inadeguatezza (come ho sottolineato più volte) a predisporre un efficiente piano trasporti. E a poco vale anche il richiamo alla necessità di vaccinare a tappeto i docenti dal momento che in molte scuole non state avviate nemmeno le fasi di adesione del personale docente: mi chiedo, allora, quale sia stato il criterio adottato dalla Giunta regionale nel disegnare la tabella di marcia sui vaccini nel mondo della scuola. I pasticci di Emiliano diventano ogni giorno più grandi e, cosa più grave, stanno gettando la nostra regione nel caos più totale”, conclude.
"Il resto d’Italia - prosegue Pagliaro - cerca con fatica di ritrovare una parvenza di normalità, mentre in Puglia – confermata tra le regioni gialle per la bassa incidenza di contagi – vengono chiuse le scuole. Piazze e strade prese d’assalto, ma per il mondo dell’istruzione non sembra esserci speranza. Il presidente Emiliano, insieme a tutta la sua Giunta, sta dimostrando in questa maniera di infischiarsene non solo del diritto allo studio, ma anche dei numerosi problemi che con questa scriteriata decisone sta provocando a migliaia di famiglie pugliesi. Con la nuova ordinanza, infatti, sono state chiuse persino le scuole dell’infanzia, gettando di fatto bambini e genitori nel caos più totale. Basti pensare a quelle famiglie – e sono davvero tante – costrette a mettere davanti ad uno schermo figli di 3-4 anni, mentre i genitori devono lavorare in smart working: in pratica per ogni casa sono necessarie quattro o cinque postazioni di telelavoro. Una vera babele. I dati nelle scuole dimostrano, al contrario, che nelle aule il virus non ci circola, anzi si contiene grazie all’utilizzo continuativo di mascherine e altri dispositivi di protezione. Non è possibile, allora, scaricare sui presidi, sui docenti e sulle famiglie le proprie incapacità a garantire un accesso sicuro e controllato nelle scuole, o la propria inadeguatezza (come ho sottolineato più volte) a predisporre un efficiente piano trasporti. E a poco vale anche il richiamo alla necessità di vaccinare a tappeto i docenti dal momento che in molte scuole non state avviate nemmeno le fasi di adesione del personale docente: mi chiedo, allora, quale sia stato il criterio adottato dalla Giunta regionale nel disegnare la tabella di marcia sui vaccini nel mondo della scuola. I pasticci di Emiliano diventano ogni giorno più grandi e, cosa più grave, stanno gettando la nostra regione nel caos più totale”, conclude.