BARI - "Faticosamente si è finalmente raggiunto un accordo con l’assessore Sebastiano Leo che accoglie le nostre richieste sulla cosiddetta “scuola a domanda”. In seguito all’ordinanza, appena emanata, le scriventi, preso atto della scelta di ordine sanitario con cui la regione mette tutti gli alunni in didattica digitale integrata al 100%, ribadiscono con forza che la vera scuola è in presenza e che non si possono scaricare problematiche di altri settori sull’istruzione". E' quanto si apprende in una nota delle sigle sindacali pugliesi della scuola.
"Nell’accordo sottoscritto con l’assessore, tuttavia - prosegue la nota -, registriamo un’importante novità che segna, una volta per tutte, un’ inversione di tendenza: la Regione ha accolto la richiesta di parte sindacale di eliminare dall’ordinanza l’illegittimo provvedimento che attribuiva alle famiglie la responsabilità di adottare, facoltativamente, la didattica digitale da casa in luogo della didattica in presenza senza che gli organi collegiali delle singole scuole potessero intervenire per un’adeguata valutazione organizzativa, didattica e pedagogica. Nei mesi scorsi - spiega la nota - ciò ha comportato, soprattutto nel primo ciclo, che la didattica in presenza al 100% in Puglia fosse limitata dalla volontà espressa dalle famiglie compromettendo la qualità degli apprendimenti e offrendo, in questo modo, amplificazione alle voci di chi mira, strumentalmente, al recupero degli apprendimenti da realizzarsi con propagandistici prolungamenti dell’attività didattica “soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno in cui la didattica a distanza ha incontrato maggiori difficoltà”. Questa condizione imprescindibile per la prosecuzione delle relazioni sindacali, finalmente accolta, ha consentito la revoca dello sciopero indetto per lunedì 22 febbraio di cui le scriventi hanno subito dato informativa all’Ufficio Scolastico Regionale e alla Prefettura di Bari per gli adempimenti del caso". "Come da accordo sottoscritto la Regione è impegnata ad attivare in tempi rapidi una massiccia campagna di vaccinazione di tutto il personale scolastico, a partire dalla scuola dell’infanzia, anche alla luce dell’alto tasso di adesione (tra il 70% e l’80%), che è stato riscontrato in tutte le province, al fine di assicurare la ripresa in sicurezza della didattica in presenza al 100%. Le scriventi già lunedì 22 febbraio chiederanno un incontro che dia conto dello stato di attuazione del piano di vaccinazione avviato e dell’inserimento dei settori delle scuole private, della formazione professionale e dell’AFAM. Chiederanno inoltre che in concomitanza con la progressione del piano di vaccinazione le scuole rientrino in didattica in presenza anche in anticipo rispetto alla data del 5 marzo e che si dia immediatamente avvio al piano sanitario deliberato dalla Giunta che prevede 355 unità di personale (Toss) assegnati alle singole scuole in modo da garantire anche uno screening di massa periodico", conclude la nota.
"Nell’accordo sottoscritto con l’assessore, tuttavia - prosegue la nota -, registriamo un’importante novità che segna, una volta per tutte, un’ inversione di tendenza: la Regione ha accolto la richiesta di parte sindacale di eliminare dall’ordinanza l’illegittimo provvedimento che attribuiva alle famiglie la responsabilità di adottare, facoltativamente, la didattica digitale da casa in luogo della didattica in presenza senza che gli organi collegiali delle singole scuole potessero intervenire per un’adeguata valutazione organizzativa, didattica e pedagogica. Nei mesi scorsi - spiega la nota - ciò ha comportato, soprattutto nel primo ciclo, che la didattica in presenza al 100% in Puglia fosse limitata dalla volontà espressa dalle famiglie compromettendo la qualità degli apprendimenti e offrendo, in questo modo, amplificazione alle voci di chi mira, strumentalmente, al recupero degli apprendimenti da realizzarsi con propagandistici prolungamenti dell’attività didattica “soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno in cui la didattica a distanza ha incontrato maggiori difficoltà”. Questa condizione imprescindibile per la prosecuzione delle relazioni sindacali, finalmente accolta, ha consentito la revoca dello sciopero indetto per lunedì 22 febbraio di cui le scriventi hanno subito dato informativa all’Ufficio Scolastico Regionale e alla Prefettura di Bari per gli adempimenti del caso". "Come da accordo sottoscritto la Regione è impegnata ad attivare in tempi rapidi una massiccia campagna di vaccinazione di tutto il personale scolastico, a partire dalla scuola dell’infanzia, anche alla luce dell’alto tasso di adesione (tra il 70% e l’80%), che è stato riscontrato in tutte le province, al fine di assicurare la ripresa in sicurezza della didattica in presenza al 100%. Le scriventi già lunedì 22 febbraio chiederanno un incontro che dia conto dello stato di attuazione del piano di vaccinazione avviato e dell’inserimento dei settori delle scuole private, della formazione professionale e dell’AFAM. Chiederanno inoltre che in concomitanza con la progressione del piano di vaccinazione le scuole rientrino in didattica in presenza anche in anticipo rispetto alla data del 5 marzo e che si dia immediatamente avvio al piano sanitario deliberato dalla Giunta che prevede 355 unità di personale (Toss) assegnati alle singole scuole in modo da garantire anche uno screening di massa periodico", conclude la nota.