BARI - “Preoccupati dai tentativi di alcune forze politiche, presenti nelle Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio e Tesoro della Camera dei Deputati, esprimono una forte apprensione in merito alla conversione in legge del DL ”Millleproroghe“ nella parte del testo che prevede la sospensione sino al 30 giugno delle esecuzioni degli sfratti e delle procedure immobiliari, misura che in questi giorni è oggetto di irresponsabili attacchi da parte di chi vorrebbe eliminarla dal provvedimento. Per quanto ci riguarda il blocco degli sfratti è irrinunciabile per impedire che si mettano in mezzo alla strada migliaia di famiglie senza una alternativa alloggiativa”. Lo affermano i sindacati degli inquilini di Cisl e Cgil Puglia. Per questo i sindacati degli inquilini si mobilitano il prossimo 9 febbraio, con presidio a piazza Montecitorio, per impedire questo scempio verso famiglie fragili già colpite dalla crisi e dal Covid.
“In Puglia, intanto – i Segretari di Sicet Cisl e Sunia Cgil, Paolo Cicerone e Nicola Zambetti – chiedono alla nuova Assessora regionale alle Politiche Abitative della Regione Puglia, Anna Grazia Maraschio un incontro urgente per concordare e coordinare iniziative idonee a contrastare il grave pericolo abitativo che si è creato a seguito dell’emergenza sanitaria, che ha impedito a migliaia di famiglie di produrre il reddito necessario al pagamento dei canoni di locazione, e che metterebbe a rischio oltre 40 mila nuclei familiari pugliesi che rimarrebbero senza un tetto”.
“In Puglia, intanto – i Segretari di Sicet Cisl e Sunia Cgil, Paolo Cicerone e Nicola Zambetti – chiedono alla nuova Assessora regionale alle Politiche Abitative della Regione Puglia, Anna Grazia Maraschio un incontro urgente per concordare e coordinare iniziative idonee a contrastare il grave pericolo abitativo che si è creato a seguito dell’emergenza sanitaria, che ha impedito a migliaia di famiglie di produrre il reddito necessario al pagamento dei canoni di locazione, e che metterebbe a rischio oltre 40 mila nuclei familiari pugliesi che rimarrebbero senza un tetto”.