BARI - “I cittadini pugliesi over 80 che si sono prenotati, saranno tutti vaccinati contro il covid 19 entro marzo 2021”. Lo comunica l’assessore alla Sanità Pier Luigi Lopalco, che precisa come “le forniture dei vaccini siano a carico del Governo centrale e che eventuali sensibili variazioni al ribasso delle consegne potranno far variare il cronoprogramma”.
Questo vale per le vaccinazioni ambulatoriali e per le vaccinazioni domiciliari. Sono 170.000 i cittadini over 80 che si sono prenotati sulle varie piattaforme Cup, Farmacup e sito web e ogni giorno in circa 150 ambulatori e centri vaccinali di tutta la Puglia, numero che si amplia ogni giorno a seconda delle disponibilità sul territorio, proseguono le somministrazioni.
Nei primi tre giorni sono stati 15mila i pugliesi over 80 che hanno ricevuto la prima dose di vaccino.
Si tratta di uno sforzo mai messo in campo prima d’ora, per la difficile conservazione, manipolazione e preparazione dei vaccini a disposizione per quella fascia di età (ogni paragone con le vaccinazioni per le epidemie degli anni ‘70 è improprio per la differenza dei sieri a disposizione, per qualità e quantità , oltre che per le differenze regolamentari che impongono il consenso informato e la anamnesi medica prima delle somministrazioni e il periodo di osservazione dopo) che la Regione Puglia, al pari delle altre regioni, sta affrontando anche grazie al lavoro dei medici e degli operatori sanitari e alla pazienza degli anziani e dei loro parenti che ogni giorno sono in attesa del vaccino.
Il problema è tuttavia un altro: entro marzo in Puglia è previsto l’arrivo in varie tranche di sole 400mila dosi dei tre vaccini anti covid a disposizione: un numero esiguo, che potrebbe anche calare a discrezione delle aziende fornitrici, che deve far riflettere sulla necessità a livello globale di aumentare i sieri a disposizione. Il nodo è tutto lì: i vaccini sono pochi e la richiesta è elevata. E’ un nodo gordiano da sciogliere ed è il vero tappo che mina la fiducia nel sistema”.
Questo vale per le vaccinazioni ambulatoriali e per le vaccinazioni domiciliari. Sono 170.000 i cittadini over 80 che si sono prenotati sulle varie piattaforme Cup, Farmacup e sito web e ogni giorno in circa 150 ambulatori e centri vaccinali di tutta la Puglia, numero che si amplia ogni giorno a seconda delle disponibilità sul territorio, proseguono le somministrazioni.
Nei primi tre giorni sono stati 15mila i pugliesi over 80 che hanno ricevuto la prima dose di vaccino.
Si tratta di uno sforzo mai messo in campo prima d’ora, per la difficile conservazione, manipolazione e preparazione dei vaccini a disposizione per quella fascia di età (ogni paragone con le vaccinazioni per le epidemie degli anni ‘70 è improprio per la differenza dei sieri a disposizione, per qualità e quantità , oltre che per le differenze regolamentari che impongono il consenso informato e la anamnesi medica prima delle somministrazioni e il periodo di osservazione dopo) che la Regione Puglia, al pari delle altre regioni, sta affrontando anche grazie al lavoro dei medici e degli operatori sanitari e alla pazienza degli anziani e dei loro parenti che ogni giorno sono in attesa del vaccino.
Il problema è tuttavia un altro: entro marzo in Puglia è previsto l’arrivo in varie tranche di sole 400mila dosi dei tre vaccini anti covid a disposizione: un numero esiguo, che potrebbe anche calare a discrezione delle aziende fornitrici, che deve far riflettere sulla necessità a livello globale di aumentare i sieri a disposizione. Il nodo è tutto lì: i vaccini sono pochi e la richiesta è elevata. E’ un nodo gordiano da sciogliere ed è il vero tappo che mina la fiducia nel sistema”.