BARI - “Presidente Emiliano, non lasciamo soli i bambini affetti da disturbo dello spettro autistico e le loro famiglie, per loro questa pandemia è ancora più difficile. Si ripristini subito il servizio di assistenza specialistica a loro dedicata”. Così il senatore Dario Stefàno, presidente della Commissione Politiche europee, in una lettera al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, nella quale sottolinea la preoccupante situazione che interessa le famiglie di bambini autistici che fino a poche settimane fa fruivano dei servizi di assistenza specialistica presso l'Associazione "Amici di Nico" Onlus.
“Una realtà – sottolinea Stefàno - che negli anni ha maturato un’altissima qualificazione nell'offrire ai genitori e ai figli affetti da disturbo dello spettro autistico servizi di eccellenza nella provincia di Lecce”.
Il mancato rinnovo della convenzione sottoscritta tra la ASL di Lecce e i Centri Ambulatoriali per l’Autismo ‘Amici di Nico’ Onlus e il CAT (Centro Territoriale per l’autismo della stessa ASL di Lecce), spiega ancora il senatore, “si è tradotto nella sospensione degli interventi, con effetti negativi e impattanti ai fini riabilitativi, nonché lesivi del diritto alla salute e alla continuità terapeutica. Tutto questo risulta essere ancora più grave e preoccupante nella fase epidemica in corso”.
“Ti chiedo dunque – conclude Stefàno nella sua lettera - con assoluta priorità di esaminare la questione affinché possa essere ripristinato un servizio fondamentale per una platea di cittadini che necessitano di assoluta attenzione e cura”.
“Una realtà – sottolinea Stefàno - che negli anni ha maturato un’altissima qualificazione nell'offrire ai genitori e ai figli affetti da disturbo dello spettro autistico servizi di eccellenza nella provincia di Lecce”.
Il mancato rinnovo della convenzione sottoscritta tra la ASL di Lecce e i Centri Ambulatoriali per l’Autismo ‘Amici di Nico’ Onlus e il CAT (Centro Territoriale per l’autismo della stessa ASL di Lecce), spiega ancora il senatore, “si è tradotto nella sospensione degli interventi, con effetti negativi e impattanti ai fini riabilitativi, nonché lesivi del diritto alla salute e alla continuità terapeutica. Tutto questo risulta essere ancora più grave e preoccupante nella fase epidemica in corso”.
“Ti chiedo dunque – conclude Stefàno nella sua lettera - con assoluta priorità di esaminare la questione affinché possa essere ripristinato un servizio fondamentale per una platea di cittadini che necessitano di assoluta attenzione e cura”.