BARI - Su proposta dell’assessora alle Politiche educative e giovanili Paola Romano, la giunta comunale ha approvato ieri lo schema di convenzione da stipularsi tra la Regione Puglia e il Comune di Bari per l’adesione del sistema bibliotecario Colibrì del Comune di Bari al Polo bibliotecario unico regionale.
La sottoscrizione del documento permetterà al Comune di Bari di mettere a sistema le biblioteche presenti sul territorio cittadino attraverso il collegamento con il costituendo Polo unico regionale che avrà sede nella ex Caserma Rossani e di costruire, dunque, una biblioteca diffusa sul territorio attraverso: la promozione di politiche di cooperazione fra biblioteche e agenzie di informazione pubbliche e private per migliorare la qualità, la quantità e le modalità di accesso dei servizi informativi offerti al pubblico, in una logica di sistema che consideri la biblioteca come agenzia informativa, presidio del retaggio culturale del territorio e strumento di crescita e di sviluppo per la collettività; la condivisione e la razionalizzazione delle risorse al fine di attuare una gestione coordinata di funzioni e di servizi che realizzi economie di scala; la prestazione di servizi omogenei e coordinati, in termini di efficacia, qualità e tipologia, per favorire la crescita complessiva dell’offerta delle biblioteche; l’interscambio di dati, informazioni, materiali e la promozione di azioni di sostegno.
Il sistema bibliotecario del Comune di Bari, che avrà nei prossimi mesi il suo polo strategico nella Public library della ex Caserma Rossani, si compone attualmente di un network informale di biblioteche scolastiche, urbane e di quartiere che l’amministrazione comunale intende formalmente costituire in una rete strutturata, organizzata e coerente dal punto di vista dell’identità visiva e degli standard di dotazione e gestione. Al fine, quindi, di sistematizzare e consolidare una rete pubblica di biblioteche distribuite su scala urbana che abbiano la capacità di promuovere un’adesione comunitaria attorno a un modello di diffusione culturale inclusivo, partecipativo e plurale, il Comune di Bari intende aderire al sistema bibliotecario del costituendo Polo unico biblio-museale regionale e, conseguentemente, al Servizio bibliotecario nazionale (SBN), sottoscrivendo la convenzione di durata quinquennale con la Regione Puglia, parte integrante dell’accordo.
“Con questa convenzione le 11 biblioteche del progetto Colibrì non saranno delle monadi ma entrano di diritto nel circuito del sistema bibliotecario regionale e nazionale - spiega Paola Romano -. Grazie al lavoro già condiviso con gli assessori regionali alla Cultura Loredana Capone, oggi presidente del Consiglio, e Massimo Bray, attuale titolare della delega, si costituisce formalmente la rete delle biblioteche di Bari diffuse sul territorio, che saranno tutte collegate con il costituendo Polo unico con sede nella ex Caserma Rossani, a cui potranno aggiungersi in seguito altre realtà.
Questa adesione consente la creazione di iniziative comuni di promozione e valorizzazione tra tutte le biblioteche aderenti, garantisce standard condivisi e formazione del personale, ma soprattutto dà la possibilità a ciascuna biblioteca di accedere a tutto il patrimonio bibliotecario nazionale: in questo modo sarà possibile fare una ricerca sul catalogo opac e scoprire, ad esempio, che una biblioteca di Roma possiede il testo che cerchiamo, accedere al prestito e ricevere il libro nella biblioteca del nostro quartiere”.
La sottoscrizione del documento permetterà al Comune di Bari di mettere a sistema le biblioteche presenti sul territorio cittadino attraverso il collegamento con il costituendo Polo unico regionale che avrà sede nella ex Caserma Rossani e di costruire, dunque, una biblioteca diffusa sul territorio attraverso: la promozione di politiche di cooperazione fra biblioteche e agenzie di informazione pubbliche e private per migliorare la qualità, la quantità e le modalità di accesso dei servizi informativi offerti al pubblico, in una logica di sistema che consideri la biblioteca come agenzia informativa, presidio del retaggio culturale del territorio e strumento di crescita e di sviluppo per la collettività; la condivisione e la razionalizzazione delle risorse al fine di attuare una gestione coordinata di funzioni e di servizi che realizzi economie di scala; la prestazione di servizi omogenei e coordinati, in termini di efficacia, qualità e tipologia, per favorire la crescita complessiva dell’offerta delle biblioteche; l’interscambio di dati, informazioni, materiali e la promozione di azioni di sostegno.
Il sistema bibliotecario del Comune di Bari, che avrà nei prossimi mesi il suo polo strategico nella Public library della ex Caserma Rossani, si compone attualmente di un network informale di biblioteche scolastiche, urbane e di quartiere che l’amministrazione comunale intende formalmente costituire in una rete strutturata, organizzata e coerente dal punto di vista dell’identità visiva e degli standard di dotazione e gestione. Al fine, quindi, di sistematizzare e consolidare una rete pubblica di biblioteche distribuite su scala urbana che abbiano la capacità di promuovere un’adesione comunitaria attorno a un modello di diffusione culturale inclusivo, partecipativo e plurale, il Comune di Bari intende aderire al sistema bibliotecario del costituendo Polo unico biblio-museale regionale e, conseguentemente, al Servizio bibliotecario nazionale (SBN), sottoscrivendo la convenzione di durata quinquennale con la Regione Puglia, parte integrante dell’accordo.
“Con questa convenzione le 11 biblioteche del progetto Colibrì non saranno delle monadi ma entrano di diritto nel circuito del sistema bibliotecario regionale e nazionale - spiega Paola Romano -. Grazie al lavoro già condiviso con gli assessori regionali alla Cultura Loredana Capone, oggi presidente del Consiglio, e Massimo Bray, attuale titolare della delega, si costituisce formalmente la rete delle biblioteche di Bari diffuse sul territorio, che saranno tutte collegate con il costituendo Polo unico con sede nella ex Caserma Rossani, a cui potranno aggiungersi in seguito altre realtà.
Questa adesione consente la creazione di iniziative comuni di promozione e valorizzazione tra tutte le biblioteche aderenti, garantisce standard condivisi e formazione del personale, ma soprattutto dà la possibilità a ciascuna biblioteca di accedere a tutto il patrimonio bibliotecario nazionale: in questo modo sarà possibile fare una ricerca sul catalogo opac e scoprire, ad esempio, che una biblioteca di Roma possiede il testo che cerchiamo, accedere al prestito e ricevere il libro nella biblioteca del nostro quartiere”.
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