BARI - “Totale sostegno all’Asl di Brindisi per la sua decisione di mettere in ferie forzate 4 medici e 11 infermieri, dopo essersi rifiutati di fare il vaccino. Con 100.000 morti alle spalle, milioni di contagiati e gli ospedali che anche in Puglia sono nuovamente sull’orlo del collasso, simili scelte non sono accettabili". Così in una nota del Consigliere regionale del PD, Maurizio Bruno.
"Ma non sono nemmeno compatibili - prosegue - con la professione che si è scelto di intraprendere. Non c’è spazio, in una pandemia come questa, per paure e scetticismi che non alcun fondamento scientifico. Certi comportamenti ce li si può attendere da chi non conosce il metodo scientifico: non da chi la scienza l’ha studiata e ne ha fatto il suo lavoro. I vaccini oggi in commercio sono stati testati e approvati dall’Agenzia europea del farmaco prima e dall’agenzia italiana del farmaco poi. Sono stati somministrati in tutto il mondo a centinaia di milioni di persone: centinaia di milioni, non migliaia. E non risulta da alcuno studio che a oggi qualcuno sia morto a causa del vaccino. Mentre i casi sospetti sono talmente pochi, si parla di qualche decina su centinaia di milioni, da non giustificare in alcun modo un simile comportamento. Non solo: studi condotti in ogni angolo del mondo stanno dimostrando come i vaccini oggi utilizzati non solo riducono anche del 100% la possibilità di morte e ospedalizzazione a causa del Covid: ma riducono drasticamente anche il contagio. Non è quindi accettabile che in un ospedale lavorino persone che scelgono volontariamente di rischiare, non solo l’infezione, ma anche di infettare pazienti. Quindi, ribadisco, totale sostegno all’Asl. Questa pandemia non è un gioco. Non è un post su Facebook. E’ una tragedia di proporzioni storiche che richiedere nella sua lotta la partecipazione e la serietà di tutti. In primis di coloro che, per professione, sono chiamati a dare il buon esempio”, conclude Bruno.
"Ma non sono nemmeno compatibili - prosegue - con la professione che si è scelto di intraprendere. Non c’è spazio, in una pandemia come questa, per paure e scetticismi che non alcun fondamento scientifico. Certi comportamenti ce li si può attendere da chi non conosce il metodo scientifico: non da chi la scienza l’ha studiata e ne ha fatto il suo lavoro. I vaccini oggi in commercio sono stati testati e approvati dall’Agenzia europea del farmaco prima e dall’agenzia italiana del farmaco poi. Sono stati somministrati in tutto il mondo a centinaia di milioni di persone: centinaia di milioni, non migliaia. E non risulta da alcuno studio che a oggi qualcuno sia morto a causa del vaccino. Mentre i casi sospetti sono talmente pochi, si parla di qualche decina su centinaia di milioni, da non giustificare in alcun modo un simile comportamento. Non solo: studi condotti in ogni angolo del mondo stanno dimostrando come i vaccini oggi utilizzati non solo riducono anche del 100% la possibilità di morte e ospedalizzazione a causa del Covid: ma riducono drasticamente anche il contagio. Non è quindi accettabile che in un ospedale lavorino persone che scelgono volontariamente di rischiare, non solo l’infezione, ma anche di infettare pazienti. Quindi, ribadisco, totale sostegno all’Asl. Questa pandemia non è un gioco. Non è un post su Facebook. E’ una tragedia di proporzioni storiche che richiedere nella sua lotta la partecipazione e la serietà di tutti. In primis di coloro che, per professione, sono chiamati a dare il buon esempio”, conclude Bruno.
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