ROMA - Ricevere il farmaco che immunizza contro il virus Sars-CoV-2 non significa non poter trasmettere l'infezione. Sui dubbi principali su cosa è consentito e cosa non lo è ad un vaccinato, fanno chiarezza alcune delle risposte presenti nelle Faq dell'Istituto superiore di sanità (Iss). Viene ricordato che i vaccini non hanno un'efficacia del 100%. Per questo, almeno inizialmente, sarà ancora fondamentale mantenere misure di contenimento dei contagi come l'uso della mascherina e il distanziamento. Ecco alcune risposte alle domande più frequenti date dall'Iss.
I contatti stretti di un caso di Covid-19 quando possono essere vaccinati?
I contatti stretti di Covid-19 dovrebbero terminare la quarantena di 10-14 giorni secondo quanto previsto dalle normative ministeriali vigenti prima di potere essere sottoposti a vaccinazione.
Se una persona vaccinata con una o due dosi viene identificata come contatto stretto di un caso positivo, bisogna adottare le misure previste per i contatti stretti?
Se una persona viene in contatto stretto con un caso positivo per SARS-CoV-2, secondo le definizioni previste dalle circolari del ministero della Salute, questa deve essere considerata un contatto stretto anche se vaccinata, e devono, pertanto, essere adottate tutte le disposizioni prescritte dalle autorità sanitarie. Si mantiene la deroga alla quarantena per il personale sanitario, con il rispetto delle misure di prevenzione e protezione dell’infezione, fino a un’eventuale positività ai test di monitoraggio per SARS-CoV-2 o alla comparsa di sintomatologia compatibile con Covid-19.
Se sono vaccinato devo continuare a rispettare il distanziamento fisico e indossare la mascherina?
Sì, una persona vaccinata deve continuare a osservare tutte le misure di prevenzione perché non è ancora noto se la vaccinazione sia efficace anche nella prevenzione dell’acquisizione dell’infezione e/o della sua trasmissione ad altre persone. Questo anche alla luce della circolazione di nuove varianti del virus, che appaiono più contagiose e per le quali la protezione del vaccino potrebbe essere inferiore a quella offerta rispetto al ceppo virale originario.
Dopo la vaccinazione potrò incontrare parenti e amici in libertà?
Anche dopo essersi sottoposti alla vaccinazione bisognerà continuare ad osservare le misure di protezione nei confronti degli altri (mascherina, distanziamento, igiene delle mani). Queste precauzioni saranno necessarie finché i dati sull’immunizzazione non mostreranno con certezza che oltre a proteggere sé stessi il vaccino impedisce anche la trasmissione del virus ad altri.
Anche i lavoratori vaccinati devono mantenere l'uso dei dispositivi di protezione individuale e le altre precauzioni sul luogo di lavoro?
Sì, tutti i lavoratori, inclusi gli operatori sanitari, devono continuare a utilizzare rigorosamente i DPI, i dispositivi medici prescritti, l’igiene delle mani, il distanziamento fisico e le altre precauzioni secondo la valutazione del rischio, indipendentemente dallo stato di vaccinazione. Inoltre, tutti i lavoratori devono aderire a eventuali programmi di screening dell’infezione (tamponi e test) sul posto di lavoro.
È previsto il rilascio di un certificato internazionale di vaccinazione?
Dopo la somministrazione sarà rilasciata una normale certificazione di avvenuta vaccinazione. Inoltre, l'Unione europea sta lavorando a un "pass" grazie al quale i cittadini europei che avranno dimostrato l'avvenuta vaccinazione potranno tornare a viaggiare a partire da quest'estate. Il certificato sarà interoperabile e legalmente vincolante per gli Stati membri e ammetterà tutti i vaccini disponibili sul mercato.
Appena fatto il vaccino posso incontrare altre persone vaccinate senza mascherina?
Negli Usa, dove la campagna vaccinale è già molto avanti, il Cdc (Centro per il controllo delle malattie) ha pubblicato delle linee guida in cui spiega che le persone completamente vaccinate possono visitare altre persone vaccinate al chiuso e senza l'obbligo di indossare una mascherina. Il Cdc ha precisato che i vaccinati dovranno comunque indossare le mascherine in ambienti affollati e continuare a farlo anche ogni volta in cui si incontrano soggetti vulnerabili, quindi potenzialmente esposti a forme gravi di Covid-19. In Italia, però, le autorità (Iss, Aifa, ministero della Salute) non si sono ancora espresse su questa possibilità.