LECCE - “L’assessore va regolarmente allo stadio a vedere la partita della sua squadra del cuore. I tifosi invece devono restare a casa per le restrizioni da Covid 19.
La vicenda, raccontata puntualmente dal Corriere del Mezzogiorno, sulla presenza sabato scorso dell’assessore regionale Alessandro Delli Noci, immortalato sugli spalti del Via del Mare durante la partita di calcio di Serie B Lecce-Chievo, ha davvero dell’incredibile". Così in una nota il Gruppo regionale di Fratelli d’Italia.
"E lo sono ancora di più le motivazioni - prosegue la nota -, non rilasciate dal diretto interessato – che a precisa domanda preferisce non commentare – ma dalla società giallorossa: ‘L’assessore era presente per un sopralluogo su possibili interventi sullo stadio per i Giochi del Mediterraneo che potrebbero riguardare anche Lecce’. Bene, noi possiamo anche fare uno sforzo nel dare per buona questa spiegazione, ma rivolgiamo più di domanda al presidente Michele Emiliano. Lui sapeva di questa missione del suo assessore, in un momento in cui gli ingressi in qualunque luogo pubblico sono regolati da rigidissimi protocolli sulla capienza massima consentita? E perché è toccato al titolare dello Sviluppo Economico, e non magari al collega dello Sport o ai dirigenti dell’Asset, fare queste verifiche tecniche sugli impianti sportivi? È mai possibile che un sopralluogo tecnico venga programmato di sabato, all’ora di pranzo e, guarda caso, durante lo svolgimento di una competizione sportiva? L’assessore così come ogni altro tecnico o incaricato regionale avrebbero certamente potuto accedere allo stadio di Lecce in qualunque altro giorno della settimana. E invece no: il sopralluogo si fa mentre gioca la squadra del cuore dell’assessore. Ma che strana coincidenza! Lui sugli spalti a vedere la partita, i tifosi invece costretti a casa. Allora caro presidente Emiliano inviti i suoi assessori e il suo staff a una maggiore sobrietà nei comportamenti e al rispetto delle regole, al pari di ogni altro comune cittadino. Essere amministratori della cosa pubblica impone rigore e coerenza”, conclude la nota.
"E lo sono ancora di più le motivazioni - prosegue la nota -, non rilasciate dal diretto interessato – che a precisa domanda preferisce non commentare – ma dalla società giallorossa: ‘L’assessore era presente per un sopralluogo su possibili interventi sullo stadio per i Giochi del Mediterraneo che potrebbero riguardare anche Lecce’. Bene, noi possiamo anche fare uno sforzo nel dare per buona questa spiegazione, ma rivolgiamo più di domanda al presidente Michele Emiliano. Lui sapeva di questa missione del suo assessore, in un momento in cui gli ingressi in qualunque luogo pubblico sono regolati da rigidissimi protocolli sulla capienza massima consentita? E perché è toccato al titolare dello Sviluppo Economico, e non magari al collega dello Sport o ai dirigenti dell’Asset, fare queste verifiche tecniche sugli impianti sportivi? È mai possibile che un sopralluogo tecnico venga programmato di sabato, all’ora di pranzo e, guarda caso, durante lo svolgimento di una competizione sportiva? L’assessore così come ogni altro tecnico o incaricato regionale avrebbero certamente potuto accedere allo stadio di Lecce in qualunque altro giorno della settimana. E invece no: il sopralluogo si fa mentre gioca la squadra del cuore dell’assessore. Ma che strana coincidenza! Lui sugli spalti a vedere la partita, i tifosi invece costretti a casa. Allora caro presidente Emiliano inviti i suoi assessori e il suo staff a una maggiore sobrietà nei comportamenti e al rispetto delle regole, al pari di ogni altro comune cittadino. Essere amministratori della cosa pubblica impone rigore e coerenza”, conclude la nota.