Jacopo Metta (intervista): "L'esempio di mio padre fondamentale nella mia crescita come uomo e avvocato"


DANIELE MARTINI - Figlio di una tradizione forense lunga quasi un secolo e mezzo, depositario con i suoi fratelli di uno degli studi legali più noti e prestigiosi di tutto il Sud Italia, quest'oggi abbiamo il piacere di intervistare l'avvocato barese Jacopo Metta.

Fu Giacomo Metta, nel lontano 1887, a dar vita allo studio forense che poi si sarebbe tramandato con perseveranza e modestia mettendosi a servizio della società pugliese e non solo per intere generazioni fino ad oggi, in cui i nipoti Giacomo ed Aurelio, con i quattro figli di quest'ultimo (Jacopo, Nicola Maria, Maria Serena, Federica), sono intenti a continuare la tradizione di famiglia.

Nell'intervista Jacopo ci parla della passione che profonde ogni giorno nel suo lavoro, diventato sempre più digitalizzato e telematizzato, e complicato oggi dal Covid che lo ha reso ancora più distante dalle aule dei tribunali, dispensando consigli per i giovani futuri suoi colleghi e ricordando la sua bellissima esperienza che lo ha visto presidente del Rotary Club Bari Mediterraneo nell'anno 2018-19.


Come stai innanzitutto?

Sto bene per fortuna sia dal punto di vista personale, non avendo avuto all'interno del nucleo familiare casi di positività al Covid, che professionale, non essendo il lavoro stato fermato dalla pandemia.


Sei un avvocato di professione. Com'è nata la passione per il tuo lavoro?

Alle scuole elementari qualche compagno di classe diceva di voler fare l'astronauta, qualcun'altro il calciatore o il pilota di auto da corsa, mentre io ho sempre pensato di seguire la tradizione familiare e fare l'avvocato. Questo perché l'esempio ed i successi professionali di mio padre, Aurelio Augusto Metta, e di mio zio, Giacomo Metta, hanno sempre alimentato la mia passione.


Il tuo studio legale, a Bari, è nato nel 1887: un'antica tradizione di famiglia. Cosa ti hanno trasmesso i tuoi avi e cosa è cambiato nel corso degli anni?

Sono passati 134 da quando il mio bisnonno Giacomo Metta ha fondato a Trani lo Studio Legale Metta che in breve tempo diventò uno tra i più apprezzati studi della Puglia. La sua lunga attività professionale lo ha portato ad attraversare 2 guerre mondiali trasferendo il suo studio a Bari dove il figlio, mio nonno Nicola Metta, si affermò in tutte le branche del diritto ma soprattutto nel penale assumendo la difesa del "bandito" Giuliano in un processo che ebbe grande risalto nazionale. Non ho conosciuto mio nonno per cui tutto ciò che ho imparato sino ad oggi lo devo a mio zio Giacomo Metta, che con la sua passione per lo studio e l'aggiornamento costante è stato per me un grande esempio, ed a mio padre Aurelio Augusto, che mi ha insegnato come affrontare ogni questione giuridica e con il quale ancora oggi ho la fortuna di potermi confrontare quotidianamente condividendo nuove sfide e successi. L'esempio di mio padre nello svolgere la professione forense - con eleganza, rispetto, dedizione e competenza - è stato fondamentale nella mia crescita come uomo e come avvocato. Oggi tocca a me, ai miei fratelli Maria Serena, Nicola Maria e Federica, nonché ai miei cugini Mario Pastore, Marialuisa Nitti e Giacomo Metta, portare avanti la tradizione di famiglia e ciascuno di noi lo fa in una diversa branca del diritto seguendo l'esempio dei nostri avi, con il massimo impegno e con grande rispetto verso i clienti ed i colleghi. La professione è molto cambiata rispetto al passato perché il numero degli avvocati è cresciuto esponenzialmente e perché l'introduzione dei sistemi informatici ne ha stravolto l'attività. Lo Studio Legale Metta, che oggi ha la sua sede principale a Bari in Corso Vittorio Emanuele II n. 57 ed una sede secondaria negli Stati Uniti, è stato tuttavia ancora una volta in grado di adattarsi perfettamente a tali cambiamenti sfruttando le opportunità offerte dal mercato globale. Lo studio infatti è oggi composto da un nutrito team interdisciplinare di avvocati dedicato a questioni di diritto civile, amministrativo, canonico-rotale ed internazionale in grado di fornire assistenza a clientela di tutto il mondo. Io in particolare mi occupo prevalentemente di diritto civile, diritto assicurativo quale fiduciario di compagnie di assicurazione e responsabilità medica.


Come stai vivendo questo periodo di pandemia da Covid? Come riesci ad organizzare il tuo lavoro?

Mi ritengo fortunato in questo difficile periodo perché la pandemia Covid non ha mai bloccato lo svolgimento della mia attività professionale, a differenza di altri settori, avendo potuto continuare a recarmi quotidianamente in studio anche durante i 69 giorni del primo lockdown. Ciò che è cambiato drasticamente è stato invece il modo di lavorare perché le udienze tradizionali nella maggior parte dei casi sono state sostituite dalla trattazione scritta, caratterizzata dal solo deposito telematico di note contenenti le richieste delle parti, mentre quelle in presenza sono state divise in fasce orarie per evitare assembramenti. Se questa nuova organizzazione limita fortemente il piacere dell'incontro e confronto professionale con i colleghi ed i magistrati, che ho sempre ritenuto un importante momento di formazione, dall'altro lato ha aumento la mia produttività grazie alla riduzione dei tempi legati alle lunghe ed inutile attese in udienza. Inoltre le udienze telematiche o mediante trattazione scritta mi stanno consentendo di seguire direttamente giudizi in tutta Italia senza dover lasciare lo studio, con notevole risparmio di tempo e di spese per i clienti. Inoltre sto facendo molte consulenze mediante appuntamento telematico, utilizzando le tante piattaforme esistenti, evitando così anche ai clienti doversi spostare da casa.
 

Oltre ad essere avvocato, ti piace praticare qualche hobbies?

Si può dire che il mio hobby è il mio lavoro. E quando non lavoro cerco di dedicarmi a mia moglie l'Avv.Maurizia Falcone ed ai miei bambini, Vittorio e Flavia.


Fai parte di un club prestigioso, il Rotary Club Bari Mediterraneo. Come vivi la tua esperienza al suo interno?

Il 3 marzo del 2010, all'età di 30 anni, sono entrato a far parte del Rotary Club Bari Mediterraneo, quest'anno sociale presieduto dal Dott. Alberto Armenio. Il Rotary è una organizzazione internazionale di club di servizio aperta a tutte le persone indipendentemente da razza, credo religione, genere o preferenza politica, il cui scopo è quello di riunire uomini e donne intraprendenti, imprenditori, professionisti e lavoratori di ogni settore che vogliono impegnarsi a fornire servizi umanitari, detti “service”, per apportare cambiamenti positivi e duraturi nelle comunità anche fornendo a chi ne ha bisogno gli strumenti necessari per farlo. Da barese sento il dovere di dare il mio contributo per migliorare la città in cui vivo e con il Rotary, unendo le mie competenze a quelle degli altri soci del club, siamo riusciti a realizzare importanti progetti tra i quali quelli a sostegno dell'Accademia del Cinema dei Ragazzi di Enziteto. Anche nell'anno 2018-2019 in cui ho avuto l'onore di presiedere il club ho potuto organizzare importanti ed utili progetti tra i quali Rotarjob, un corso di formazione professionale interdisciplinare conclusosi con colloqui con aziende che hanno portato all'assunzione di un partecipante, Imdir, un concorso di idee tenutosi all'interno della scuola Salvemini di Bari che ha portato alla premiazione e realizzazione di un service di sensibilizzazione al rispetto del decoro urbano denominato "PuliAmo Bari", La Partita del cuore, all'interno del penitenziario minorile di Bari, Scuola 2.0, consistito nella donazione di una lavagna interattiva multimediale di ultima generazione alla scuola media Imbriani di Bari per garantire agli studenti una formazione al passo con i tempi. Nonostante qualche insensato pregiudizio sul Rotary, da parte di chi evidentemente non ne conosce il funzionamento e le finalità, considero l'esperienza rotariana una ulteriore occasione di crescita.


Qual è la tua idea per migliorare la città di Bari?

Ritengo che una città efficiente debba garantire un buon sistema di mobilità pubblica mediante la sostituzione degli attuali mezzi di grosse dimensioni con altri più ridotti, che il più delle volte viaggiano semivuoti e spesso rimangono bloccati nel traffico, con la creazione di una applicazione che consenta la localizzare dei mezzi per verificare i tempi di attesa e del proprio eventuale tragitto; wifi gratis per le vie del centro cittadino per l'utilizzo di servizi comunali; una riqualificazione delle periferie mediante incentivi per chi decide di aprire nuove attività commerciali in determinati quartieri cittadini; una intensa e costante attività di pulizia delle vie non solo del centro.


Quale consiglio dai ai giovani che vorrebbero intraprendere la professione di avvocato?

A chi decide di intraprendere oggi la professione forense consiglio di scegliere un settore nel quale specializzarsi, perché solo una alta competenza consente di distinguersi dalla "massa", e di unirsi ad altri colleghi per creare uno studio interdisciplinare.

CONTACTS:

https://www.facebook.com/Avv-Jacopo-Metta-111404500697751

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