Operatori non vaccinati a Lecce, Amati “Ricollocazione? La legge dice che vanno sanzionati”

LECCE - “Faccio presente che gli operatori sanitari di Lecce che hanno rifiutato il vaccino, contagiando interi reparti, non sono un problema burocratico di ricollocazione in reparti non a rischio, ma soggetti a cui la Asl deve irrogare la sanzione di 5.000 euro e contestualmente aprire un procedimento disciplinare. Lo prevede la legge pugliese e il relativo regolamento”. Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati, con riferimento alle notizie sui contagi in alcune unità operative ospedaliere della Asl di Lecce.

“Noto che deve essere ancora una volta ribadito - prosegue Amati - che il rifiuto della vaccinazione da parte di un operatore sanitario non è un atto di libertà individuale, perché comporta la riduzione della libertà altrui, in particolare pazienti e colleghi, di rimanere in buona salute. Per questo il legislatore regionale ha previsto una serie di misure altamente dissuasive, a partire dalla sanzione pecuniaria, proprio per evitare che ci siano obiezione alle attività di profilassi pubbliche. Se questo è, non credo che si possa tergiversare nell’irrogazione delle misure afflittive previste dalla legge regionale, ponendosi il solo problema della ricollocazione, anche per conseguire lo scopo ulteriore di prevenzione generale a cui la sanzione riconduce, cioè far sapere che l’ordinamento non tollera la condotta di un operatore sanitario che avesse in animo di rifiutare la vaccinazione”, conclude Amati.

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