ROMA - Con l’emergenza Covid è crollata di quasi 900 milioni di euro nell’ultimo anno la spesa delle famiglie italiane per l’istruzione di genitori e figli con un calo record del 9% che non ha precedenti nel quinquennio. E’ quanto emerge da una analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati Istat in riferimento al nuovo Dpcm in vigore dal prossimo 6 marzo in base al quale oltre 6 milioni di studenti potrebbero seguire le lezioni da casa, se i governatori regionali disporranno la sospensione delle attività in presenza dove vi siano più di 250 contagi settimanali ogni 100mila abitanti.
La crisi dei consumi generata dalla pandemia – sottolinea Uecoop – ha colpito un settore strategico per il futuro del Paese con un grave gap di formazione sia per le nuove generazioni che per gli adulti che magari dovevano seguire corsi di riqualificazione professionale, aggiornamento o specializzazione in grado di migliorare le proprie prospettive economiche e di carriera. Gli investimenti degli italiani per l’istruzione – rileva l’analisi di Uecoop - sono crollati nel 2020 a poco più di 9 miliardi contro gli oltre 9,9 dell’anno precedente, secondo l’Istat.
Le chiusure e le limitazioni anti contagio hanno colpito l’istruzione in maniera trasversale sulle generazioni con l’ulteriore difficoltà legata all’applicazione della didattica a distanza (Dad) con oltre una famiglia su 4 (25,3%) che in Italia – sottolinea Uecoop - non dispone di un accesso Internet a banda larga in grado di supportare senza problemi massicci flussi di dati e i collegamenti audio video necessari alle lezioni telematiche. Un problema che – evidenzia Uecoop - colpisce di più le regioni del Sud, dalla Sicilia alla Calabria, dalla Basilicata al Molise fino alla Puglia pesando su imprese e famiglie.
Il diritto all’istruzione oltre a essere costituzionalmente tutelato è anche il presupposto per la costruzione del futuro delle nuove generazioni in un momento in cui le conseguenze dell’emergenza Covid stanno pesando sul Pil e sulle possibilità di ripresa del Paese. Per questo è importante – conclude Uecoop - investire più risorse possibile nei progetti a sostegno della educazione territoriale, nei patti di comunità , con il coinvolgimento delle associazioni e degli enti locali con la collaborazione delle 2361 cooperative che dagli asili alle scuole secondarie di primo grado operano a livello nazionale nel settore dell’istruzione.