Turismo: la Germania sorpassa l’Italia, è prima in Ue


BERLINO - La pandemia ha sconvolto la mappa del turismo in Europa con la Germania che sorpassa addirittura l’Italia e si classifica come la principale destinazione turistica del Vecchio Continente. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Eurostat dai quali si evidenzia che l’Italia nel 2020 è scesa ad appena 203 milioni di pernottamenti per effetto del crollo del 53% contro i 261 milioni della Germania (-40%) mentre la Spagna si posiziona al terzo posto con quasi 144 milioni (-69%). A pesare sul drammatico crollo delle presenze in Italia – sottolinea la Coldiretti – è stata soprattutto la mancanza di turisti stranieri con un calo del 70% dei pernottamenti dei non residenti mentre la diminuzione del turismo domestico è stata del 36%.

L’assenza di stranieri in Italia grava sull’ospitalità turistica nelle mete più gettonate che risentono notevolmente della loro mancanza anche perché – sottolinea la Coldiretti – i visitatori dall’estero hanno tradizionalmente una elevata capacità di spesa. Ad essere penalizzate sono state soprattutto le città d’arte, come Firenze e Venezia, Roma e Napoli, che sono le storiche mete del turismo dall’estero, ma anche gli oltre 24mila agriturismi nazionali dove gli stranieri in alcune regioni secondo Campagna Amica rappresentano tradizionalmente più della metà degli ospiti.

Alla luce delle difficoltà per la ripresa dei contagi a Pasqua, l’accelerazione nella campagna di vaccinazione e il green pass che consente gli spostamenti tra Paesi dell’Unione Europea potrebbe salvare l’estate degli stranieri in vacanza in Italia secondo la Coldiretti che evidenzia l’importanza della presentazione da parte della Commissione europea il prossimo 17 marzo della proposta legislativa per un Digital green pass con l’obiettivo di consentire gradualmente agli europei di muoversi in sicurezza all’interno o all’esterno dell’Ue, per lavoro o turismo. La mancanza di vacanzieri si trasferisce a valanga sull’insieme dell’economia per le mancate spese per alloggio, alimentazione, trasporti, divertimenti, shopping e souvenir.

Non è un caso che nel 2020 a far registrare il risultato più negativo nei consumi – sottolinea la Coldiretti – sono stati gli alberghi ed i ristoranti con un calo del 40,2% seguiti dai trasporti che si riducono del 26,5% e dalle spese per ricreazione e cultura che scendono del 22,8%. E’ importante che con l’avanzare della campagna di vaccinazione e l’apertura delle frontiere si proceda anche alla ripartenza delle attività di ristorazione a pranzo e cena, nel rispetto di tutte le norme di sicurezza. Il cibo infatti – conclude la Coldiretti – è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Italia con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti.