Vaccini ai pazienti fragili, Fi: “Ora si può con dosi residue, ma Giunta regionale informi i cittadini”

BARI - “Posto che il commissario Figliuolo ha stabilito con ordinanza la possibilità di somministrare le dosi di vaccino residue a fine giornata a chi è disponibile, ma solo seguendo l’ordine di priorità individuato dal piano nazionale, chiediamo alla Giunta regionale in che modo stia avvisando i cittadini potenzialmente interessati e se stia dando delle informazioni circa le modalità per sottoporsi al vaccino. Andiamo con ordine. Così in una nota i consiglieri regionali di Forza Italia Stefano Lacatena, Giandiego Gatta e Paride Mazzotta.

"In base al piano nazionale e alle raccomandazioni emanate lo scorso 10 marzo - proseguono i consiglieri Fi -, il governo ha elencato precisamente l’ordine di priorità a cui fa riferimento il commissario straordinario, con degli schemi per aree di patologia: persone affette da patologie di elevata gravità o vulnerabili che possono sviluppare forme gravi o letali di Covid; persone con disabilità gravi; persone di età compresa tra 70 e 90 anni ed altri. Ora, l’ordine di priorità c’è e c’è anche l’ordinanza del commissario che invita, per ottimizzare l’impiego delle dosi ed evitare sprechi, a somministrare il vaccino a queste categorie di persone. Ergo, ci domandiamo: in Puglia, se un paziente con patologia tumorale maligna (ricompreso tra le persone “estremamente vulnerabili” indicate nel piano nazionale) vuole sottoporsi al vaccino, dove deve andare? A chi deve rivolgersi? Qual è la procedura? Deve presentarsi in un punto vaccinale a fine giornata per “elemosinare” una dose o c’è una seppur minima organizzazione? Sono domande che facciamo perché non c’è un solo pugliese che sappia come poter fare, in un mare di confusione. Chiediamo, quindi, alla Giunta regionale di fornire una comunicazione precisa a riguardo nell’interesse della collettività ed anche per fermare l’odioso fenomeno, che noi per primi abbiamo denunciato, dei “furbetti” dei vaccini”. di somministrazione. poniamo due domande alla Giunta regionale”, conclude la nota.

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