BARI - “È stata convocata per il prossimo 3 maggio la conferenza di servizi finalizzata all'acquisizione dei pareri necessari all’autorizzazione ambientale per il dragaggio del porto di Barletta. Acquisito l’atto, l’Autorità portuale potrà finalmente bandire la gara per i lavori. Siamo ad un passo dal raggiungimento di un risultato atteso da anni”. Ad annunciarlo è il consigliere regionale e presidente del gruppo PD Filippo Caracciolo.
“La conferenza del 3 maggio - afferma il consigliere regionale - si terrà in forma sincrona e vedrà la discussione sui pareri espressi dai soggetti interessati con particolare attenzione allo smaltimento dei sedimenti”.
“La realizzazione del dragaggio – spiega Caracciolo – è un'opera estremamente delicata e complicata. Si tratta di un iter iniziato nel 2014 e da me seguito sin dalle prime battute. Dopo le procedure di bonifica bellica nell’ottobre 2019 l’Ispra ha convalidato i dati dei sedimenti oggetto del dragaggio mentre nei primi mesi del 2020 l’Autorità portuale ha stabilito quale materiale potrà essere spostato all'interno del porto e quale invece dovrà essere trasportato in cassa di colmata a Taranto, operazione quest'ultima resa possibile grazie ad un accordo tra l’Autorità portuale dell’Adriatico Meridionale e quella del capoluogo ionico. Nel gennaio 2021 sono stati poi recepiti i pareri propedeutici all'approvazione del progetto definitivo”.
“L’opera dal costo di 6,5 milioni di euro stanziati dalla Regione Puglia renderà il porto di Barletta in grado di ospitare imbarcazioni fino a 10000 tonnellate elevandolo a infrastruttura vitale per l'economia cittadina, provinciale e dell'intera Puglia. Siamo - conclude Caracciolo - ad un passo dal raggiungimento di un risultato storico ed atteso da tutta la comunità”.
“La realizzazione del dragaggio – spiega Caracciolo – è un'opera estremamente delicata e complicata. Si tratta di un iter iniziato nel 2014 e da me seguito sin dalle prime battute. Dopo le procedure di bonifica bellica nell’ottobre 2019 l’Ispra ha convalidato i dati dei sedimenti oggetto del dragaggio mentre nei primi mesi del 2020 l’Autorità portuale ha stabilito quale materiale potrà essere spostato all'interno del porto e quale invece dovrà essere trasportato in cassa di colmata a Taranto, operazione quest'ultima resa possibile grazie ad un accordo tra l’Autorità portuale dell’Adriatico Meridionale e quella del capoluogo ionico. Nel gennaio 2021 sono stati poi recepiti i pareri propedeutici all'approvazione del progetto definitivo”.
“L’opera dal costo di 6,5 milioni di euro stanziati dalla Regione Puglia renderà il porto di Barletta in grado di ospitare imbarcazioni fino a 10000 tonnellate elevandolo a infrastruttura vitale per l'economia cittadina, provinciale e dell'intera Puglia. Siamo - conclude Caracciolo - ad un passo dal raggiungimento di un risultato storico ed atteso da tutta la comunità”.