Contagi nelle scuole, la situazione in Italia


BARI - Da lunedì gran parte degli studenti ritornerà tra i banchi, ma sono ancora da risolvere i nodi del trasporto pubblico e dello screening dei positivi. Intanto sono stati diffusi i dati sui contagi registrati a scuola.

Non buona la situazione in Puglia. Oltre 1.100 contagi Covid tra i studenti pugliesi in sole due settimane ad aprile. Lo comunica la Regione Puglia sulla base dei dati di un monitoraggio svolto negli istituti.

Nelle scuole, dal 6 al 17 aprile, sono stati segnalati in media circa 550 casi di contagio fra gli studenti e 160 casi tra il personale scolastico. In particolare, sono risultati positivi, nella settimana 5-10 aprile, 567 studenti e 190 membri del personale scolastico. Nella settimana 12-17 aprile sono risultati positivi 540 studenti e 154 tra il personale scolastico. In queste due settimane la Puglia era già in zona rossa e le lezioni in presenza erano previste sino alla prima media, ma un’ordinanza regionale ha comunque lasciato la facoltà alle famiglie di optare per la didattica a distanza. 

L’impatto della presenza studentesca in aula, passata da 106.000 presenze circa nella settimana 5-10 aprile a oltre 154.000 nella settimana 12-17 aprile, è stato caratterizzato da un aumento delle quarantene che sono passate da 1.210 fra gli studenti e 425 tra il personale scolastico della prima settimana, alle 2.952 fra gli studenti e 748 tra il personale scolastico della seconda settimana successiva al week end pasquale. L’incremento complessivo dei provvedimenti di quarantena ammonta pertanto a 2.065 tra la prima e la seconda settimana.

Intanto ieri il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha emanato l’ordinanza num. 121 “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza da covid19” che dispone che "con decorrenza dal 26 aprile 2021 e sino alla conclusione dell’anno scolastico 2020-2021, l’attività didattica delle scuole di ogni ordine e grado si svolge in applicazione dell’articolo 3 del decreto-legge 22 aprile 2021 n.52 (Disposizioni urgenti per le attività scolastiche e didattiche delle scuole di ogni ordine e grado e per l’istruzione superiore). In applicazione della possibilità di deroga prevista nella seconda parte del comma 1 dell’articolo 3 del decreto-legge 22 aprile 2021 n.52, le istituzioni scolastiche della scuola primaria, della secondaria di primo grado, di secondo grado e CPIA devono garantire la didattica digitale integrata a tutti gli alunni le cui famiglie richiedano espressamente di adottarla, in luogo dell’attività in presenza. Tale scelta è esercitata una sola volta e per l’intero periodo di vigenza delle presenti disposizioni. Eventuali successive istanze modificative della scelta già effettuata sono rimesse alla motivata valutazione del Dirigente scolastico. Ove il collegamento non possa essere garantito immediatamente, ogni singolo istituto, nell’ambito della propria autonomia organizzativa, deve ricercare ogni altra modalità utile a consentire comunque l’attivazione della didattica digitale integrata, agli studenti le cui famiglie ne facciano richiesta", conclude la nota.

Preoccupante è anche la situazione in Campania, dove sono tremila ad oggi gli alunni positivi da quando ha riaperto la scuola e più di 400 i familiari in isolamento in quanto coinvolti in contatti in ambito scolastico. Lo dice il governatore nella sua diretta social. Dove si dice preoccupato per la possibilità che focolai in classe costringano a chiudere di nuovo tutto. E definisce la scelta di Draghi di riaprire "ancora una volta le decisioni sono ideologiche".