L'allarme del Mit: distanza e mascherina al chiuso possono non bastare

BOSTON - La distanza di sicurezza e l’uso della mascherina possono non bastare se si è sottoposti a una lunga esposizione in un locale al chiuso. È la conclusione a cui sono giunti due ricercatori del Mit, che hanno condotto uno studio in cui hanno analizzato le probabilità di contagio in base a una serie di parametri: grandezza dello spazio, numero di persone e tempo di permanenza. Secondo Martin Bazant, docente di ingegneria chimica, e John Bush, professore di matematica applicata, le gocce di una persona positiva restano nell’aria per ore, anche in presenza di un condizionatore d’aria. Questo, spiegano, non significa che il contagio sia certo, ma dalla ricerca è emerso, per esempio, che l’86 per cento di persone anziane, riunite a un evento al chiuso, sono risultate positive dopo essere state due ore insieme, pur osservando il distanziamento sociale. In collaborazione con uno sviluppatore di app è stato creato un link (https://indoor-covid-safety.herokuapp.com/) dove analizzare il potenziale di contagio in base a dimensioni della stanza, numero e età dei presenti e le linee guida da seguire dopo, a partire dai giorni di isolamento precauzionale in caso di positività di una delle persone presenti.

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