ROMA - “Un buon decisore riesce ad applicare delle direttive nazionali emanate su basi scientifiche, condividendo certamente un carico di responsabilità con le altre istituzioni che insieme a lui hanno il dovere di tutelare i cittadini. Invece Emiliano ‘decide di non decidere’ per rimettere la scelta ai genitori, abdicando totalmente alla sua funzione. Una sintesi irrazionale davanti all’evidenza di una scuola che egli stesso sta sacrificando sull’altare dell’opinione pubblica. La didattica a scelta è un attacco alla comunità pugliese, è un’azione pilatesca non degna di un Presidente di Regione, che furbescamente indica come manchevoli di pragmatismo e sostenitori di guerre di religione tutti quelli che esprimono critiche alle scellerate decisioni sulla scuola. In queste ore sono tantissime le famiglie che stanno cercando di mettersi in contatto con le istituzioni per cercare di organizzare un’azione corale che possa porre rimedio a questo limbo. La didattica a scelta produce disparità e fomenta il fenomeno della dispersione scolastica. Noi tutti, ma maggiormente i nostri ragazzi, sono provati da questa esperienza pandemica a cui è arrivato il momento di reagire, e non sarà certo facile convincere i ragazzi che non devono temere di uscire di casa. Inoltre Emiliano sta continuando a propinare tesi a sostegno della sua decisione sulla scuola, evitando peró di spendere una sola parola sulla pioggia di critiche che gli arrivano dalla società civile - che del resto continua a ignorare -, e sull’altro grande assente dell’intera questione, ossia il piano trasporti”. Lo dichiara in una nota la deputata pugliese di Centro democratico, Alessandra Ermellino.