MILANO - A partire dalle ore 21:00 di sabato 10 aprile live su DAZN l'adrenalina della UFC. Nel main event di Las Vegas, "The Italian Dream" Marvin Vettori (16–4–1) affronta lo statunitense Kevin Holland (21–6–0) per continuare la scalata al titolo mondiale dei pesi medi.
Il fighter di Mezzocorona torna sull'ottagono dopo l'impressionante vittoria ottenuta lo scorso dicembre contro il quotato svedese Jack Hermansson. Un successo senza precedenti per il 27enne italiano che è balzato tra i top5 del ranking dei pesi medi, scrivendo così un capitolo storico per le MMA italiane.
Kevin Holland, chiamato a sostituire l'infortunato Darren Till, cerca invece il riscatto dopo l'inaspettata sconfitta subita da Derek Brunson tre settimane fa. Appuntamento su DAZN per una spettacolare serata di MMA!
E in attesa di assistere live al match, DAZN ha intervistato Marvin Vettori per raccogliere le sue sensazioni alla vigilia dell'incontro di sabato.
SULL'ESSERE IL RIFERIMENTO DEL MOVIMENTO MMA ITALIANO
"Con gli obiettivi che mi sono dato, con il percorso e con i fighter che ho aiutato e soprattutto con la speranza dell'ispirazione che posso aver dato a chi vuole iniziare a fare MMA adesso e anche in futuro, penso di essere quello che ha fatto di più, senza contare l'esposizione che ho dato a questo sport e quella che gli darò in futuro".
LE MMA COME SCUOLA DI VITA
"Chi vede le MMA e gli sport da combattimento come semplice violenza è un bigotto oltremodo. La violenza è l'abuso di potere, in questo sport due persone allenate e consapevoli salgono sull'ottagono e si mettono in gioco, senza contare che è uno sport con regole e limitazioni che gli atleti devono seguire". "A me come atleta hanno formato sia a livello umano che sportivo, pratico da quando ho 16 anni e sono cresciuto a pane e MMA, mi hanno formato sotto tanti punti di vista: disciplina, costanza, sacrificio, superare gli ostacoli e molto altro".
LA FAMA DOPO LA VITTORIA CON HERMANSSON
"La mia vita a livello di fama non è cambiata perché io sono sempre uguale, non cambierò mai. Mi comporto allo stesso modo sia con una persona "normale" che con il rapper più famoso d'Italia, li rispetto entrambi e allo stesso modo e se mi rompono li mando affanculo allo stesso modo, se una persona a pelle mi sta simpatica e si comporta bene per me non fa differenza chi sia". "Da parte degli altri sì, vengo riconosciuto di più e mi fermano di più spesso per strada per dire.
A livello lavorativo invece ci sono più opportunità , inoltre posso portare più visibilità al mio sport e al mio percorso in generale. E poi sono contento perché finalmente c'è un po' più di attenzione e supporto".
"Il mio match con Hermansson è stato l’evento di MMA più importante di sempre con un italiano protagonista? Si, ma verrà superato da quello contro Kevin Holland".
Il fighter di Mezzocorona torna sull'ottagono dopo l'impressionante vittoria ottenuta lo scorso dicembre contro il quotato svedese Jack Hermansson. Un successo senza precedenti per il 27enne italiano che è balzato tra i top5 del ranking dei pesi medi, scrivendo così un capitolo storico per le MMA italiane.
Kevin Holland, chiamato a sostituire l'infortunato Darren Till, cerca invece il riscatto dopo l'inaspettata sconfitta subita da Derek Brunson tre settimane fa. Appuntamento su DAZN per una spettacolare serata di MMA!
E in attesa di assistere live al match, DAZN ha intervistato Marvin Vettori per raccogliere le sue sensazioni alla vigilia dell'incontro di sabato.
SULL'ESSERE IL RIFERIMENTO DEL MOVIMENTO MMA ITALIANO
"Con gli obiettivi che mi sono dato, con il percorso e con i fighter che ho aiutato e soprattutto con la speranza dell'ispirazione che posso aver dato a chi vuole iniziare a fare MMA adesso e anche in futuro, penso di essere quello che ha fatto di più, senza contare l'esposizione che ho dato a questo sport e quella che gli darò in futuro".
LE MMA COME SCUOLA DI VITA
"Chi vede le MMA e gli sport da combattimento come semplice violenza è un bigotto oltremodo. La violenza è l'abuso di potere, in questo sport due persone allenate e consapevoli salgono sull'ottagono e si mettono in gioco, senza contare che è uno sport con regole e limitazioni che gli atleti devono seguire". "A me come atleta hanno formato sia a livello umano che sportivo, pratico da quando ho 16 anni e sono cresciuto a pane e MMA, mi hanno formato sotto tanti punti di vista: disciplina, costanza, sacrificio, superare gli ostacoli e molto altro".
LA FAMA DOPO LA VITTORIA CON HERMANSSON
"La mia vita a livello di fama non è cambiata perché io sono sempre uguale, non cambierò mai. Mi comporto allo stesso modo sia con una persona "normale" che con il rapper più famoso d'Italia, li rispetto entrambi e allo stesso modo e se mi rompono li mando affanculo allo stesso modo, se una persona a pelle mi sta simpatica e si comporta bene per me non fa differenza chi sia". "Da parte degli altri sì, vengo riconosciuto di più e mi fermano di più spesso per strada per dire.
A livello lavorativo invece ci sono più opportunità , inoltre posso portare più visibilità al mio sport e al mio percorso in generale. E poi sono contento perché finalmente c'è un po' più di attenzione e supporto".
"Il mio match con Hermansson è stato l’evento di MMA più importante di sempre con un italiano protagonista? Si, ma verrà superato da quello contro Kevin Holland".