BARI - “Oggi, giovedì 8 aprile, abbiamo in frigorifero circa 285mila dosi di vaccini da somministrare e purtroppo siamo sempre terzultimi nella graduatoria nazionale. Pesano i venti giorni di ritardo accumulato nella vaccinazione dei 70enni, nonostante l’ampia disponibilità del vaccino AstraZeneca. Aprire dunque i centri vaccinali per 12 ore al giorno e uno per provincia h24 è la soluzione principale per colmare il ritardo”. Lo dichiara il presidente della commissione regionale bilancio e programmazione Fabiano Amati.
“Nella nostra regione - prosegue Amati - risultano somministrate il 70,7% delle dosi consegnate, pari a circa 690mila. Sono a disposizione delle aziende sanitarie circa 285mila dosi, così suddivise: AstraZeneca 138.118, Moderna 42.544 e Pfizer Biontech 103.470. Considerando le attuali tecnologie vaccinali con doppia dose, bisogna ancora somministrare 6.500.000 dosi, possibilmente entro la fine dell’estate e sempre compatibilmente con la fornitura dei vaccini. Tutto ciò significa che non può restare nemmeno una dose in frigorifero e che in pochi giorni i medici di medicina generale devono vaccinare fragili e allettati, e i dipartimenti di prevenzione devono completare i 70enni attraverso l’apertura di almeno un centro vaccinale h24 e tutti gli altri almeno h12. Accolgo con soddisfazione le dichiarazioni recentissime del presidente Emiliano e dell’assessore Lopalco, sulla necessità di mettere in campo il massimo della forza logistico-organizzativa senza farsi condizionare dalla burocrazia e dai mal di firma. In pratica, ciò che vado chiedendo da dicembre, per assicurare il prestigio che sta purtroppo mancando alla maggioranza di governo di cui faccio parte”, conclude Amati.
“Nella nostra regione - prosegue Amati - risultano somministrate il 70,7% delle dosi consegnate, pari a circa 690mila. Sono a disposizione delle aziende sanitarie circa 285mila dosi, così suddivise: AstraZeneca 138.118, Moderna 42.544 e Pfizer Biontech 103.470. Considerando le attuali tecnologie vaccinali con doppia dose, bisogna ancora somministrare 6.500.000 dosi, possibilmente entro la fine dell’estate e sempre compatibilmente con la fornitura dei vaccini. Tutto ciò significa che non può restare nemmeno una dose in frigorifero e che in pochi giorni i medici di medicina generale devono vaccinare fragili e allettati, e i dipartimenti di prevenzione devono completare i 70enni attraverso l’apertura di almeno un centro vaccinale h24 e tutti gli altri almeno h12. Accolgo con soddisfazione le dichiarazioni recentissime del presidente Emiliano e dell’assessore Lopalco, sulla necessità di mettere in campo il massimo della forza logistico-organizzativa senza farsi condizionare dalla burocrazia e dai mal di firma. In pratica, ciò che vado chiedendo da dicembre, per assicurare il prestigio che sta purtroppo mancando alla maggioranza di governo di cui faccio parte”, conclude Amati.