BARI - "Torno a intervenire su questioni ambientali che riguardano la comunità di Pulsano. In queste ultime settimane ho avuto diversi colloqui interlocutori col Presidente della Provincia Gugliotti e col sindaco di Pulsano Lupoli, sulla realizzazione di un progetto industriale nella zona artigianale di Pulsano". Così in una nota Mino Borraccino, Consigliere del Presidente Emiliano Per l'attuazione del Piano Taranto.
"Si è trattato di incontri propositivi - ha aggiunto Borraccino -, di fatto per scongiurare lo stoccaggio di rifiuti speciali pericolosi, in un impianto che ha l’aggravante d’esser distante circa 300 metri dal centro abitato, a poche decine di metri da altri capannoni dove lavorano numerosi artigiani e dal deposito CTP frequentato anch’esso quotidianamente frequentato da molti lavoratori. Ma non solo, a Pulsano abbiamo vitigni di pregio che offrono un rinomato vino doc, terreni proprio adiacenti al sito individuato oltre ad uno splendido mare che può tranquillamente ambire alla Bandiera Blu. Il sindaco di Pulsano, Lupoli, ha proposto una delibera di Consiglio comunale, votata all'unanimità , quindi anche dall’opposizione, proprio nella giornata di ieri, sabato 15 maggio 2021, in cui si chiede la riapertura della PAUR ( il provvedimento autorizzativo unico regionale) approvato dalla Provincia di Taranto. Ci sono molti aspetti che non convincono: dalla relazione della ASL di Taranto che esprime il parere negativo alla costruzione dell’impianto rimarcando che il richiedente stesso (cioè la ditta che chiede l’autorizzazione) dice che “potenziali impatti sulla salute potranno riguardare sia i lavoratori del sito ma anche le persone residenti nelle case sparse”, e ancora “ l'impatto potrebbe provocare minimi disturbi non irreversibili sulla salute umana”, al parere del Comune di Pulsano che si sofferma solo sugli aspetti acustici per finire alle prescrizioni dell’ARPA. Quindi, ritengo che ci si debba fermare un attimo a riconsiderare il tutto! A riguardo, incontrerò nuovamente il Presidente Gugliotti, che ho già sentito ieri, con l’auspicio che si possa giungere alla riapertura, in autotutela, del provvedimento autorizzativo. Ci sono da considerare i pareri dei comitati cittadini, che pure si sono espressi, dell’ISDE, e di consiglieri comunali e provinciali. Personalmente ho contattato anche i sindaci di alcuni Comuni vicini, quali Leporano, Faggiano, San Giorgio Jonico, Roccaforzata, che si sono dichiarati disponibili a portare in discussione, nei rispettivi Consigli comunali, delibere per chiedere alla Provincia di Taranto la riapertura del procedimento autorizzativo. Occorre essere uniti e compatti per evitare un danno potenziale ai cittadini ma anche all’economia agricola e alla vocazione turistica del territorio. Lo dobbiamo come atto d’amore, di tutela della salute pubblica della nostra comunità ", conclude Borraccino.
"Si è trattato di incontri propositivi - ha aggiunto Borraccino -, di fatto per scongiurare lo stoccaggio di rifiuti speciali pericolosi, in un impianto che ha l’aggravante d’esser distante circa 300 metri dal centro abitato, a poche decine di metri da altri capannoni dove lavorano numerosi artigiani e dal deposito CTP frequentato anch’esso quotidianamente frequentato da molti lavoratori. Ma non solo, a Pulsano abbiamo vitigni di pregio che offrono un rinomato vino doc, terreni proprio adiacenti al sito individuato oltre ad uno splendido mare che può tranquillamente ambire alla Bandiera Blu. Il sindaco di Pulsano, Lupoli, ha proposto una delibera di Consiglio comunale, votata all'unanimità , quindi anche dall’opposizione, proprio nella giornata di ieri, sabato 15 maggio 2021, in cui si chiede la riapertura della PAUR ( il provvedimento autorizzativo unico regionale) approvato dalla Provincia di Taranto. Ci sono molti aspetti che non convincono: dalla relazione della ASL di Taranto che esprime il parere negativo alla costruzione dell’impianto rimarcando che il richiedente stesso (cioè la ditta che chiede l’autorizzazione) dice che “potenziali impatti sulla salute potranno riguardare sia i lavoratori del sito ma anche le persone residenti nelle case sparse”, e ancora “ l'impatto potrebbe provocare minimi disturbi non irreversibili sulla salute umana”, al parere del Comune di Pulsano che si sofferma solo sugli aspetti acustici per finire alle prescrizioni dell’ARPA. Quindi, ritengo che ci si debba fermare un attimo a riconsiderare il tutto! A riguardo, incontrerò nuovamente il Presidente Gugliotti, che ho già sentito ieri, con l’auspicio che si possa giungere alla riapertura, in autotutela, del provvedimento autorizzativo. Ci sono da considerare i pareri dei comitati cittadini, che pure si sono espressi, dell’ISDE, e di consiglieri comunali e provinciali. Personalmente ho contattato anche i sindaci di alcuni Comuni vicini, quali Leporano, Faggiano, San Giorgio Jonico, Roccaforzata, che si sono dichiarati disponibili a portare in discussione, nei rispettivi Consigli comunali, delibere per chiedere alla Provincia di Taranto la riapertura del procedimento autorizzativo. Occorre essere uniti e compatti per evitare un danno potenziale ai cittadini ma anche all’economia agricola e alla vocazione turistica del territorio. Lo dobbiamo come atto d’amore, di tutela della salute pubblica della nostra comunità ", conclude Borraccino.