BARI - Via libera del Senato al Decreto Sostegni. Ora il provvedimento, contenente aiuti a famiglie, lavoratori e imprese danneggiate dalla pandemia, passerà all'esame della Camera dei deputati per essere convertito in legge entro il 21 maggio.
In fase di conversione sono stati aggiunti degli emendamenti, alcuni dei quali prevedono delle novità. Tra queste l’introduzione dei contributi anche per quelle imprese che erano state lasciate fuori dai precedenti ristori.
Il provvedimento su cui il Senato ha posto la fiducia riconosce infatti un contributo a fondo perduto nella misura massima di 1.000 euro per i soggetti che hanno attivato la partita Iva nel 2018, ma hanno avviato l’attività nel corso del 2019.
«Si tratta di un aiuto economico che, seppur esiguo, attesta la volontà politica di considerare anche le imprese fino ad oggi escluse da ogni forma di ristoro.- commenta il segretario provinciale di Casartigiani Stefano Castronuovo- La nostra associazione evidenziò già nelle scorse settimane le criticità del disegno di legge. Osservazioni – prosegue - che erano state presentate anche al Governo Conte tramite l'allora Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, senatore Mario Turco. Abbiamo sollecitato maggiore attenzione e finalmente le nostre richieste sono state ascoltate».
Oggi le 183 imprese della provincia di Taranto (520 in tutta la Regione Puglia) che hanno aperto la partita Iva nel 2018 e avviato l'attività nel 2019, non saranno escluse dall'erogazione dei contributi a fondo perduto previsto dal Governo Draghi.
«Il sostegno di 1000 euro non sanerà certo le perdite dei titolari di impresa ma apprezziamo lo sforzo. - commenta ancora Castronuovo – Lo riteniamo un importante segnale di attenzione verso una categoria fino ad oggi ignorata».
In fase di conversione sono stati aggiunti degli emendamenti, alcuni dei quali prevedono delle novità. Tra queste l’introduzione dei contributi anche per quelle imprese che erano state lasciate fuori dai precedenti ristori.
Il provvedimento su cui il Senato ha posto la fiducia riconosce infatti un contributo a fondo perduto nella misura massima di 1.000 euro per i soggetti che hanno attivato la partita Iva nel 2018, ma hanno avviato l’attività nel corso del 2019.
«Si tratta di un aiuto economico che, seppur esiguo, attesta la volontà politica di considerare anche le imprese fino ad oggi escluse da ogni forma di ristoro.- commenta il segretario provinciale di Casartigiani Stefano Castronuovo- La nostra associazione evidenziò già nelle scorse settimane le criticità del disegno di legge. Osservazioni – prosegue - che erano state presentate anche al Governo Conte tramite l'allora Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, senatore Mario Turco. Abbiamo sollecitato maggiore attenzione e finalmente le nostre richieste sono state ascoltate».
Oggi le 183 imprese della provincia di Taranto (520 in tutta la Regione Puglia) che hanno aperto la partita Iva nel 2018 e avviato l'attività nel 2019, non saranno escluse dall'erogazione dei contributi a fondo perduto previsto dal Governo Draghi.
«Il sostegno di 1000 euro non sanerà certo le perdite dei titolari di impresa ma apprezziamo lo sforzo. - commenta ancora Castronuovo – Lo riteniamo un importante segnale di attenzione verso una categoria fino ad oggi ignorata».