ROMA - Un articolo sulla testata belga HLN apre con la foto del crollo del Ponte Morandi a Genova del tratto di 100 metri dell’autostrada sulla A10 nella zona di Sampierdarena che ha fatto il giro del mondo e riportato dalle principali testate straniere e invita la Merkel a tenere duro sulle sue posizioni. E poi il passaggio all’ultimo disastro della funivia sul Lago Maggiore ed il duro attacco al sistema infrastrutturale nazionale, come se tutto fosse in malora e come se, in fin dei conti, l’Italia fosse solo questa: “In Italië komt veiligheid nooit op de eerste plaats: kwestie van mentaliteit, en de maffia”.
Se è vero che il nostro Paese abbia bisogno di una opera colossale di ristrutturazione delle infrastrutture, questo è un dato di fatto inequivocabile, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ma generalizzazioni di questo tipo sono ingenerose e dannose per la nostra economia basata su un territorio meraviglioso e su una cultura ultramillenaria che non merita di essere così bistrattata.Ecco il link dell’articolo: https://www.hln.be/buitenland/in-italie-komt-veiligheid-nooit-op-de-eerste-plaats-kwestie-van-mentaliteit-en-de-maffia~ad36ee2c/