STRESA - Trapela un cauto ottimismo per il bimbo di cinque anni, l'unico sopravvissuto della strage della funivia di Stresa-Mottarone e ricoverato all'ospedale infantile Regina Margherita di Torino. Le condizioni sono ancora molto gravi, ma la risonanza di ieri pomeriggio non ha evidenziato danni neurologici a livello celebrale né del tronco encefalico.
Un esito che induce i medici ad avere qualche speranza in più sulle possibilità di recupero. "Questo - ha evidenziato il direttore generale della Città della Salute Giovanni La Valle - ci autorizza nella giornata di domani a cominciare un cauto risveglio". Oggi sarà importante vedere la risposta del piccolo, che ora è sedato.
Intanto già nelle prossime ore, non appena il quadro delle società e degli enti coinvolti nella gestione e manutenzione dell'impianto sarà preciso, si procederà alle iscrizioni nel registro degli indagati. Si tratta di un atto dovuto come primo passo di una inchiesta tecnica, necessario per poi procedere con una consulenza che avverrà con la forma dell'accertamento irripetibile.
Un esito che induce i medici ad avere qualche speranza in più sulle possibilità di recupero. "Questo - ha evidenziato il direttore generale della Città della Salute Giovanni La Valle - ci autorizza nella giornata di domani a cominciare un cauto risveglio". Oggi sarà importante vedere la risposta del piccolo, che ora è sedato.
Intanto già nelle prossime ore, non appena il quadro delle società e degli enti coinvolti nella gestione e manutenzione dell'impianto sarà preciso, si procederà alle iscrizioni nel registro degli indagati. Si tratta di un atto dovuto come primo passo di una inchiesta tecnica, necessario per poi procedere con una consulenza che avverrà con la forma dell'accertamento irripetibile.